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Gianni Coscia, quasi un secolo di vita in musica raccontato nell’album “La Violetera”

PERUGIA – Con questa presentazione, cominciamo una nuova carrellata di articoli vari sulle novità discografiche riferite soprattutto al jazz, non necessariamente legate al jazz umbro. Iniziamo dall’album “La Violetera” di Gianni Coscia, musicista alessandrino di lungo corso con un ricco passato da narrare e condividere. 

Gianni Coscia, alessandrino doc nato nell’anno 1931 dello scorso secolo, dopo aver completato studi classici, ha lavorato in banca e svolto la professione di avvocato per molti anni, lavoro che ha relegato la musica nel “retrobottega”.

Fortuna e talento lo hanno poi portato a suonare con alcuni tra i più grandi nomi della musica degli ultimi settant’anni. Inutile elencarli. Gianni Coscia rappresenta una sorta di quintessenza di una nobile storia italiana, fatta di qualità e intelligenza, classe ed eleganza, ironia e soavità.

La profonda amicizia che ha legato Coscia a Umberto Eco ha permesso a entrambi un fondamentale scambio di esperienze, arricchendo la loro conoscenza del tempo che stavano vivendo.

Se Eco ha conosciuto da Coscia quel certo “senso del jazz” che talvolta citava, Gianni ha certamente assorbito dal grande scrittore il gusto della narrazione che, condita con l’ironia e la sapienza della classe padana di un tempo, lo ha trasformato in un abile narratore di storie musicali.

Il primo ad accorgersene è stato Manfred Eicher che ha dato a Gianni Coscia, in coppia con un altro straordinario artista come Gianluigi Trovesi, la possibilità di donare al mondo alcuni meravigliosi capitoli di quella storia musicale, pubblicati per la sua celebre ECM.

Alle soglie di un importante secolo di vita, Paolo Fresu ha voluto offrire a questo meraviglioso artista la possibilità di raccontarsi finalmente in un lavoro solistico (il primo della sua lunga vita a 94 anni), conferendo anche filosoficamente alla fisarmonica che è strumento particolare e spesso negletto nel panorama della musica afroamericana e verso il quale come più in generale nei confronti degli strumenti a mantice  (vedi i lavori di Daniele Di Bonaventura e Pierpaolo Vacca pubblicati in questi ultimi anni), l’etichetta mostra una ferma ed importante volontà di valorizzazione.

Una scelta intelligente e culturalmente significativa che consente a Gianni di esprimere la sua essenza solistica. Ne è scaturito il racconto di un’intera vita e, come afferma Coscia stesso nelle note di copertina del lavoro:

Come capita raramente ho praticamente suonato una serie di brani di botto, uno dopo l’altro e – complice la bravura di Paolo Facco dietro al mixer che quasi senza dirmelo ha cominciato a registrare – è venuto fuori questo lavoro. Ascoltandolo alla fine della sessione mi sono reso conto che senza quasi volerlo stavo raccontando in musica la mia vita e inconsapevolmente ho creato una scaletta praticamente cronologica. Quello che si ascolta è dunque una serie di tappe essenziali della mia vita artistica: qualche volta si tratta solo di semplici ricordi, in altri casi il brano è invece collegato ad incontri importanti con altri musicisti e alle elaborazioni che ne sono scaturite. Un sunto della mia vita musicale.”

In sintesi, non solo una sorta di riassunto della musica del cuore di Coscia ma una importante ed enciclopedica testimonianza di storia della musica del Novecento, fatta di poesia, ricordi e citazioni che altrimenti andrebbero persi nella nebbia del tempo. Qualcosa in cui perdersi e sognare. Un disco prezioso e raro capace davvero di far bene al cuore. Un’opera in grado di testimoniare non solo la statura di un artista certamente unico ma anche di raccontare l’Italia che ha attraversato il secolo scorso. Ascoltare questo disco è chiudere gli occhi e viaggiare nel tempo: rimembrare i racconti di Tonino Guerra o ripensare e rievocare i poeti, gli scrittori e gli sceneggiatori del Novecento del nostro paese sino a sfociare nei grandi affreschi cinematografici di Ermanno Olmi o dei fratelli Taviani o, più in generale, della storia del neo-realismo italiano.

Il lavoro, registrato, mixato e masterizzato nella primavera del 2025 da Paolo Facco al “Night and Day Studio” di Cascinagrossa (AL), si avvale della splendida opera di copertina “Constellation of Venus” di Daria Petrilli che, come insegna Artemest, vive e lavora a Roma, ma le sue opere sono esposte nelle più famose mostre nazionali e internazionali, con numerosi riconoscimenti, come il Premio Accademia Pictor di Torino e collaborazioni con aziende prestigiose. I suoi dipinti ritraggono figure femminili surreali, eteree e irraggiungibili, spesso ritratte con animali. Un’arte volutamente provocatoria che evoca l’arte classica, attingendo alla produzione digitale di illustrazioni, dove si incontrano l’incanto del Rinascimento italiano e il linguaggio underground del Pop Surrealism.

Notazione meritoria, infine, alle bellissime immagini di Daniela Bellu, direttore della fotografia del mondo cine-documentaristico, pienamente entrata nella parte del rendere omaggio ad un vero maestro quale Coscia e al sempre impeccabile lavoro di Oscar Diodoro  per l’ideazione di un packaging intelligente che rende omaggio e rispetta i dettami “green-solidali” dell’etichetta di Fresu.

la VIOLETERA

01 Sigla 1950 (Giovanni Coscia / Ed. Tǔk Music)

02 Ritratto di mio padre (Giovanni Coscia / Nar – Saifam – Universal)

03 Laura (David Raksin / Robbins Music Corp)

04 Tre bimbi di campagna (Giovanni Coscia / Ed. Tǔk Music)

05 Adagio da passeggiata (Giovanni Coscia / Ed. Tǔk Music)

06 Stardust (Hoagy Charmichael / Lawrence Wright Music)

07 Valzeretto (Giovanni Coscia / Ed. Tǔk Music)

08 Our love is here to stay (George Gershwin / Chappell – Gershwin Publ)

09 Love for sale (Cole Porter / Chrysalis Music – Wb Music Corp)

10 Tema e specchio deformante (Giovanni Coscia / Ed. Tǔk Music)

11 Tributo a Frumento (Giovanni Coscia / San Babila Music)

12 Tangoli (Giovanni Coscia / Gruppo Editoriale Eridania)

13 Tanghetti (Giovanni Coscia – Saverio Paffumi / Siae)

14 Por una cabeza (Carlos Gardel / Unknown Publisher)

15 La violetera (José Padilla / Union Musical Ediciones)

16 Garganta con arena (Humberto Vicente Castagna / Bakanal)

17 ‘Round About Midnight (Thelonious Monk / Advanced Music)

18 Dove andranno a finire i palloncini (Gorni Kramer – Pietro Garinei – Sandro Giovannini / Public Domain)

19 Donna (Gorni Kramer – Pietro Garinei – Sandro Giovannini / Public Domain) / Prime lacrime (Eldo Di Lazzaro – Gorni Kramer / Public Domain)

GIANNI COSCIA: fisarmonica

℗ and © 2025 Tǔk Music ◆ produced by Paolo Fresu

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