Giardini del Frontone, a Perugia restaurato l'Arco dell'Arcadia

PERUGIAMartedì 21 maggio alle ore 17 tutti sotto il “nuovo” Arco dell’Arcadia rimesso a nuovo dopo otto mesi di lavori ai Giardini del Frontone. Alla cerimonia presiederà  la presidente del FAI Umbria Nives Maria Tei.  L’intervento è stato reso possibile grazie al contributo messo a disposizione nell’ambito de “I luoghi del Cuore”, censimento nazionale promosso da FAI Intesa Sanpaolo.
Durante il censimento del 2016 i Giardini del Frontone avevano ricevuto 10.545 voti, grazie all’importante attività di raccolta firme e sensibilizzazione promossa dalla Delegazione FAI di Perugia, guidata da una un Comitato costituito ad hoc dalle Associazioni del Centro Storico di Perugia.
 
Questo risultato ha permesso al Comune di Perugia di partecipare al bando FAI presentando un progetto per il restauro dell’Arco dell’Arcadia all’interno dei Giardini del Frontone. Il progetto è stato valutato idoneo e ha ottenuto il contributo di 20.000; a questo si è aggiunto il cofinanziamento del Comune di Perugia per un totale di 37.500 euro.
Il restauro
In una nota stampa il FAI riferisce nel dettaglio in cosa è consistito il restauro. Ecco quanto si afferma: “L’intervento ha migliorato la solidità dell’arco e dei gradoni e, contemporaneamente, ha restituito l’estetica originaria alle superfici del bene e ai suoi elementi decorativi.
Tre le fasi
1. un intervento preliminare esteso, su tutta la superficie, finalizzato alla rimozione dei depositi superficiali e ad una prima disinfestazione attraverso biocida;
2. un intervento specifico per il paramento in travertino ed uno per il paramento in mattoni che ha previsto, oltre alla normale pulitura e trattamento delle superfici, anche una stuccatura e una revisione cromatica dei materiali che compongono il bene, il Grifo e i finimenti posizionati sopra i pilastri.
3. Infine, l’intervento si è concluso con il trattamento impermeabilizzante degli elementi lapidei e con un trattamento finale volto a prevenire la formazione di micro e/o macroflora che andrebbero a danneggiare l’estetica dell’Arco.
“L’obiettivo del restauro – prosegue la nota del FAI – era quello di riportare le basi dell’Arco dell’Arcadia e le sue decorazioni (il Grifo, le piramidi e le sfere) al loro aspetto originario, attraverso l’utilizzo di prodotti e tecniche specifiche per trattare il materiale calcareo di cui sono composti. Dopo un iniziale lavaggio a terra e in laboratorio, e un trattamento per la pulitura delle decorazioni da materiale organico e inorganico, i finimenti, che presentavano numerose lesioni e distaccamenti, sono stati stuccati e velati così da presentare un colore uniforme. Gli elementi in ferro ed i metalli, infine, sono stati trattati con solventi specifici che aiutano a prevenirne l’ossidazione”.

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