CASCIA – “Come, possiamo scegliere noi?”. Questo lo stupore di Marco, Mario, Andrea, Emanuele B. ed Emanuele Z., cinque giovani adulti autistici di origine umbra quando hanno scoperto di poter decidere l’arredamento delle loro camere nella futura casa in co-housing a Bastia Umbra (PG). Si tratta del Dopodinoi: un villino con tecnologie domotiche assistive sostenuto in maniera esclusiva dalla Fondazione Santa Rita da Cascia ETS per regalare loro autonomia, inclusione e soprattutto felicità. Marco ha chiesto un canestro e una poltrona massaggiante, Emanuele B. una camera rossa, Andrea uno spazio per leggere. Emanuele Z. una libreria, Andrea uno spazio per leggere, Mario semplicità. Perché stavolta, finalmente, la scelta è loro.
Questa è la “piccola rivoluzione dal grande significato” che la Fondazione sta realizzando attraverso la “co-progettazione mediata” del Dopodinoi. La struttura, che potrà in futuro accogliere fino a 12 giovani autistici, è al centro della campagna di Natale “Quello che ci lega”, destinata ai più fragili, lanciata in occasione della Giornata internazionale dei Diritti delle persone con Disabilità del 3 dicembre.


