Gli atleti sanmarinesi di Tokyo2020 incontrano gli studenti dell’Istituto San Francesco di Sales a Città di Castello

CITTA’ DI CASTELLO – Giornata speciale all’istituto San Francesco di Sales che ha inaugurato l’anno scolastico con un incontro ravvicinato del terzo tipo con due atleti della Repubblica di San Marino che sono saliti sul podio alle Olimpiadi di Tokyo2020 e hanno trovato ad attenderli gli studenti delle medie e del liceo, in presenza negli spazi del teatro nel rispetto delle normative anti-Covid e in collegamento a distanza nelle proprie aule. Alessandra Perilli e Gian Marco Berti nel tiro a volo specialità trap hanno conseguito la medaglia di bronzo individuale femminile e d’argento nel mixed team della stessa disciplina in coppia. Con loro, Christian Forcellini vicepresidente del Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese e il giornalista Massimo Boccucci, responsabile della comunicazione dello stesso Comitato Olimpico.

Il preside Simone Polchi ha accolto la delegazione che ha ricevuto il saluto del vescovo Domenico Cancian e dell’assessore allo Sport Massimo Massetti, il quale ha donato ai tre ospiti di San Marino una pubblicazione su Raffaello nelle celebrazioni dei 500 anni dalla morte del celebre pittore che ha lasciato la sua impronta a Città di Castello. Consegnata anche una riproduzione artistica particolarmente gradita dalla delegazione sammarinese del tifernate maestro di tecnica pictografica Stefano Lazzari.

“Ponetevi degli obiettivi e cercate di perseguirli per prendere dalla vita il meglio”, ha esortato il vescovo Cancian, con il preside Polchi che nel presentare gli ospiti ha sottolineato come i giovani abbiano “tutte le possibilità di coltivare interessi e aspettative con l’impegno e mettendosi sempre in gioco”. Boccucci ha raccontato l’esperienza di 18 giorni trascorsi a Tokyo accanto alla delegazione olimpica che ha scritto la storia per aver vinto le prime medaglie dalla partecipazione ai Giochi estivi del 1960 a Roma, un anno dopo la costituzione del Comitato Olimpico, con due primati celebrati dai media a livello internazionale per il rapporto tra il numero di podi e la popolazione (una medaglia ogni 11.310 abitanti della Republica più piccola e antica del mondo) e il podio conquistato da tre atleti sui cinque della delegazione.

Alessandra Perilli e Gian Marco Berti hanno raccontato il proprio percorso umano e sportivo facendo emergere alla base dei risultati conseguiti la forza di volontà, l’impegno e i sacrifici. Alessandra Perilli ha sottolineato la propria vocazione di sportiva professionista, partita come dilettante nella sua prima Olimpiade a Londra nel 2012 quando arrivò quarta mancando il podio allo spareggio per poi non riuscire a entrare in finale a Rio nel 2016, fino a sottolineare orgogliosamente il doppio ruolo di mamma e di atleta. Gian Marco Berti ha invece ripercorso la crescita personale passata attraverso gli studi, esercitando la professione di avvocato, le diverse scelte giovanili caratterizzate da svolte radicali e la passione per il tiro a volo trasmessagli dal padre, già atleta e dirigente sportivo.

Il vicepresidente Forcellini ha voluto sottolineare come lo sport sia un aspetto essenziale della vita quotidiana e ha invitato i giovani a praticarlo e a preferirlo alla sedentarietà alimentata dall’uso eccessivo della tecnologia.

Gli studenti hanno mostrato particolare interesse e alla fine dell’incontro hanno posato in sicurezza con i due atleti che hanno esibito le loro medaglie suscitando emozioni.

Per l’istituto San Francesco di Sales è stata un’esperienza unica nel suo genere, condivisa con gli studenti e con le istituzioni tifernati.

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