Il 27 e il 28 maggio anche in Umbria appuntamento con Cantine Aperte

PERUGIAProssimo week end, sabato 27 e domenica 28 maggio, Cantine Aperte anche in Umbria.  Nella nostra regione saranno 50 le cantine socie del Movimento Turismo del Vino che apriranno le porte agli appassionati nell’ultimo fine settimana di maggio con tante iniziative all’insegna del gusto e del divertimento a contatto con la natura. I programmi prevedono le visite guidate alla cantina e ai vigneti, degustazioni e banchi di assaggio, pranzi e cene col vignaiolo, speciali abbinamenti con i prodotti del territorio e piacevoli animazioni per grandi e piccoli.

La partecipazione alle diverse attività sarà su prenotazione, direttamente alla cantina prescelta la consultazione di tutti i programmi è possibile sul sito www.mtvumbria.it e sui social del Movimento Turismo del Vino dell’Umbria, oltre che sui siti e sui social delle cantine.

Le degustazioni saranno a pagamento, con l’acquisto del calice Cantine Aperte al costo di 7,50 per l’intero kit degustazione, il cui ricavato andrà a favore di Fondazione AIRC per sostenere la ricerca sul cancro. Il calice, una volta acquistato, potrà essere utilizzato per le degustazioni successive anche in cantine diverse da quella dell’acquisto.

 VINO E NON SOLO

“Come ogni anno – si legge nella nota stampa – Cantine Aperte vuole essere un momento di svago, a contatto con la bellissima campagna umbra, ma anche un’occasione di sensibilizzazione degli wine lovers su alcune tematiche strettamente collegate al vino, con l’obiettivo, da un lato, di valorizzare il territorio, il suo paesaggio e le sue tante ricchezze e, dall’altro, di sensibilizzare il pubblico di appassionati, soprattutto i più giovani, al bere consapevole e responsabile. Per il 2023, quindi, Movimento Turismo del Vino Umbria ha scelto tre temi che faranno da filo conduttore alla 31^ edizione di Cantine Aperte, ovvero sostenibilità, salute e sicurezza“.

 

I programmi dettagliati sono disponibili sul sito www.mtvumbria.it e sui social del Movimento Turismo del Vino dell’Umbria.

MANIFESTO PER LO SVILUPPO DEL TURISMO DEL VINO IN UMBRIA

  • L’enoturismo e l’oleoturismo in Umbria rappresentano un fattore strategico fondamentale per la sostenibilità economica delle imprese vitivinicole e olivicole della Regione.
  • Il Turismo del vino e dell’olio in Umbria rappresenta uno strumento fondamentale per comunicare nella modalità più diretta e trasparente i valori più autentici che rendono unica l’identità vitivinicola della Regione.
  • Il Turismo del vino e dell’olio in Umbria rappresenta uno straordinario asset di attrazione turistica, in grado di generare un importante indotto economico nei territori vitivinicoli e olivicoli della Regione.
  • Al fine di capitalizzare al meglio le straordinarie potenzialità del Turismo del vino e dell’olio in Umbria è necessaria la definizione di una sua politica di sviluppo condivisa da tutti soggetti coinvolti, a vari livelli, nella sua attività.
  • Al fine di dare un adeguato sviluppo al Turismo del vino e dell’olio in Umbria sono necessarie misure di supporto economico (simili a quanto già avviene, ad esempio, sul fronte della promozione sui mercati internazionali/Ocm Vino) in grado di migliorare la capacità di accoglienza delle imprese sia dal punto di vista strutturale, organizzativo che comunicativo.
  • Al fine di aumentare le competenze sul fronte dell’accoglienza eno ed oleoturistica è fondamentale lo sviluppo di percorsi formativi specializzati in grado di consentire alle imprese vitivinicole umbre di “professionalizzarsi” in ambito turistico.
  • Al fine di garantire la tutela del Paesaggio rurale, fattore chiave nello sviluppo dell’immagine del Turismo del vino e dell’olio in Umbria, si richiede il coinvolgimento degli organismi preposti coinvolti nella gestione e promozione enoturistica umbra, nella definizione di piani regolatori delle amministrazioni pubbliche della Regione.
  • Considerando che l’enoturismo e l’oleoturismo sono attività che implicano un’ampia collaborazione tra diverse entità (sia pubbliche che private) all’interno dei territori, si evidenzia la necessità di favorire l’attivazione di Reti di impresa e delle associazioni di territorio.

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