Il 2Mondi ha fatto boom d'incassi, artisti, gradimento e arriva anche Salvini

SPOLETO – “Speriamo di avervi ispirato”, apre così Giorgio Ferrara, direttore del Festival dei Due Mondi, questa mattina, 14 luglio,  in conferenza stampa al Caio Melisso di Spoleto, il consueto momento che vede organizzatori e giornalisti a confronto per tirare le somme sulla manifestazione artistica e musicale che verrà chiusa questa sera con il concerto finale diretto da Daniele Gatti in Piazza Duomo. È tutto pronto per ospitare i 2.600 spettatori previsti, ad accoglierli per l’esecuzione del repertorio francese di Giuseppe Verdi 220 tra orchestra e coro del Teatro dell’Opera di Roma. 
Ferrara e il presidente della fondazione Festival nonché sindaco di Spoleto Umberto De Augustinis, dopo i ringraziamenti di rito, hanno fornito alla stampa i dati a dispetto dei quali si evince, rispetto all’anno scorso, un aumento delle visite, su un aspetto turistico e ricettivo, e di presenza nei teatri e nei luoghi di spettacolo (circa il 90%) che può sicuramente confermare quanto sia stata ricca questa 62° edizione del Festival. 
All’11 luglio si è registrato un +27% di incassi che, tradotto in cifre, significa 700 mila euro che si stima potrebbero salire a 730-740 mila con i dati aggiornati dei prossimi giorni. “Abbiamo avuto 64 spettacoli, 138 repliche, 914 tra cantanti e ballerini, 311 tra registi, drammaturghi, coreografi, 177 allievi delle accademie, 314 scritturati, 14 studenti inseriti nel programma di alternanza scuola-lavoro, 1.694 articoli stampa” ha elencato Ferrara stamane. Migliaia le visualizzazioni sui canali social (facebook, twitter, le storie di instagram, youtube) e ottima la visibilità delle campagne pubblicitarie sul circuito digitale (google ads) e sulla cartellonistica interregionale soprattutto a Roma, in Toscana e nelle Marche. Inoltre, si dà notizia della decisione del Bureau Veritas che ha voluto premiare il Festival con il riconoscimento sulla buona gestione delle procedure di sicurezza e di tutela della salute sul posto di lavoro. 
Di grande importanza è stato il supporto dei sostenitori, dei mecenati (con la presidente Maria Teresa Venturini Fendi), dei media come l’accordo rinnovato con la Rai, delle altre realtà artistiche come i conservatori italiani. 
Il sindaco dal canto suo ha tenuto a far presente l’attenzione dell’amministrazione sulla ricostruzione post-sisma, ponendo oggi l’accento come aveva fatto in altre occasioni sul San Nicolò e su tutti quegli spazi, un quinto del territorio, che sono interdetti ai cittadini perché lesionati dal terremoto del 2016. Anche se il rallentamento dei lavori sembra dovuto ad una mancanza di fondi, uno dei progetti del Comune è quello di ridare vita a questi luoghi. “La mia presenza costante è immagine di una Spoleto che c’è, esiste, una città pulsante e soprattutto pensante” ha dichiarato il primo cittadino ringraziando tutte le persone che hanno preso parte al Festival compresi i giovani che “si sono impegnati dando il meglio di se stessi, è stato un modo per manifestare amore per la propria città e non solo per guadagnare qualcosa”.  
Sulle anticipazioni per l’anno prossimo Ferrara si lascia scappare un 2020 con  Spoleto 63° dal 26 giugno al 12 luglio prossimo, con una sorpresa: “Non finirà la seconda domenica di luglio, ma avrà un’appendice a Shanghai il 14 novembre”, grazie al progetto di scambio culturale redatto con la Cina. Per la via della Seta ritroveremo la prima mappa mondiale stampata da Matteo Ricci nel 1602, della quale esistono due copie una delle quali ha il Vaticano. “Che io ci sia o no” ha concluso pignolo Ferrara, ricordando così ai più la scadenza del suo contratto. 
La “fidelizzazione” del pubblico, annuncia un “frequentatore del Festival” tra il pubblico della conferenza stampa, è quanto più di positivo c’è nell’avviamento e nella riscossione dei success futuri. Insomma, il Festival va bene perché è frutto di sforzi precedenti il cui merito, per questo opinionista, è senza dubbio da far ricadere sulla direzione del Ferrara.  L’organizzazione e la nuova logica negli allestimenti e nella programmazione, adattandosi ai tempi che mutano, ha saputo dunque coinvolgere nuovi pubblici.  
Tra gli attesi di questa sera, infine, di tutti gli assessori della regione invitati l’unico ad aver dato conferma per il momento è Antonio Bartolini, mentre da Roma verrà il ministro dell’Interno Matteo Salvini ma ancora nessun dettaglio trapela sull’orario di arrivo.
 

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