Il Battista di Livio Agresti detto il Ricciutello ‘Ritivs’ nell’omonima cappella a Collescipoli

COLLESCIPOLI – Dalla foto di Marco Vinciarelli che ci mostra il San Giovanni Battista, scopriremo l’autore e il luogo. Il dipinto e a Collescipoli, luogo fascinoso del ternano, con le sue artistiche chiese, campanili svettanti, torri e antiche porte. L’autore di questo dipinto (nella foto di copertina) è Livio Agresti detto il RicciutelloRITIVS. I suoi natali rimontano al 1508 presso Forlì. Fu discepolo del Menzocchi e seguì, più tardi il manierismo romano. La sua prima opera e datata 1535, eseguita dopo il suo soggiorno romano. A Forlì lavoro agli affreschi nella cappella del Sacramento e realizzò nove storie raffiguranti il vecchio e nuovo testamento ecc… ma quello che a noi interessa in modo particolare sono le sue produzioni umbre già suo soggiorno nel 1555. Le principali opere sono state realizzate tra il 1557 e il 1560. Presso la cattedrale di Narni nel dipinto raffigurante la Consegna delle chiavi e circoncisione; al duomo di Terni un Crocifisso del 1560; ad Amelia Crocifissione con i Santi Francesco e Olimpiade che firma e data 1557. Dal 1570 in poi opere andate perdute come i dipinti presso la cappella del palazzo degli anziani ad Amelia; bella la decapitazione del Battista del 1571 nell’omonima chiesa ad Amelia replicata poi per Lugnano; dipinse il Battista per la Cappella alla collegiata di Collescipoli. Soffermiamoci, come detto, alla descrizione del dipinto. In un altare ligneo aggiunto dopo,  realizzato dai falegnami sangeminesi nel 1740 Biagio Ricciutelli e Simone Zaghetti, in una finta nicchia Ritivs dipinge il precursore. Lo ha realizzato così bene che sembra vivo anatomicamente perfetto con muscolatura virile. Nudo, con barba e baffi, capelli scuri raccolti dietro la nuca; la mano sinistra sorregge l’asta e con la destra un cartiglio con il classico motto. Come detto il personaggio si presenta con marcata virilità, dallo sguardo severo e penetrante. E’ coperto da un manto, poggiato sulle spalle coprendo anteriormente, in parte, gli arti inferiori fino a ricadere in terra. Il precursore dipinto dal Ritivs in una fase assai matura dove si evidenziano suggestioni derivategli dal soggiorno romano con evidenti conoscenze di stili acquisiti da soggiorni prolungati nella sua terra  marchigiana. La cappella, e stata restaurata, così anche l’altra opera posta sulla parete laterale ossia bella Madonna col Bambino realizzata dall’Aquili nel 1507  (nella foto).

Ma l’Agresti è ricordato dalla critica come un inventore di Arte del dipingere sulle tele d’argento, esattamente quelle sette  fatte dipingere dal cardinale d’Augusta Otto di Waldburg come ricorda Scannelli. Ma anche il  Vasari ne traccia un buon profilo e cosi anche Marchesi.

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