PERUGIA – In merito all’invito rivolto da un Comune del nostro territorio ai propri abitanti di partecipare ad un evento che prevede lo sgozzamento di animali senza anestesia e/o stordimento, il Comitato per la difesa della fauna selvatica e degli altri animali comunica quanto segue:
“Nel rispetto della libertà religiosa e della convivenza civile, riteniamo fondamentale affermare un principio etico per noi irrinunciabile: nessuna tradizione, culturale o religiosa, può giustificare pratiche che comportano sofferenza evitabile verso esseri senzienti.
In quest’ottica, riteniamo profondamente inopportuno che si diano forme di sostegno istituzionale a manifestazioni che legittimano e/o celebrano l’uccisione rituale di animali per di più senza stordimento preventivo. Sebbene questa pratica sia tollerata in deroga alla normativa sul benessere animale, è in evidente contrasto con la crescente sensibilità etica della popolazione verso il rispetto degli animali e il rifiuto di ogni forma di violenza, specie quando promossa pubblicamente.
Non si intende minimamente ostacolare alcuna libertà di culto, ma aprire un dibattito serio e laico sul significato più profondo della spiritualità, della convivenza e della compassione e, più in generale, sull’impegno da parte di tutti per una visione sociale fondata sulla nonviolenza e sulla tutela dei più deboli.
Le istituzioni, soprattutto quelle locali, hanno il dovere di dare esempio e orientamento, con particolare riferimento alle giovani generazioni, promuovendo valori di civiltà e rispetto per tutte le forme di vita.
Chiediamo una riflessione pubblica e responsabile affinché gli spazi collettivi non diventino teatro di pratiche che infliggono sofferenza agli animali e che si favorisca un profondo dialogo interculturale orientato alla progressiva adozione di comportamenti rispettosi della vita e della sensibilità di una società in evoluzione”.
Comitato per la difesa della fauna selvatica e degli altri animali
