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Il concerto di Lucio Corsi chiude la dodicesima edizione dell’Umbria Che Spacca: un festival dal successo straordinario

PERUGIA – Si è conclusa con il concerto gratuito di Lucio Corsi e con i Giardini del Frontone in festa la 12/a edizione de “L’Umbria Che Spacca”. Un atto finale che ha solo suggellato il successo strepitoso di un festival che per cinque intensi giorni ha animato il cuore del centro storico di Perugia, trasformando la città in un palcoscenico vibrante di musica, cultura e vivacità a 360 gradi.

L’atmosfera magica che ha avvolto il concerto finale è stata un vero regalo per il pubblico di Umbria Che Spacca e per la città di Perugia, con Corsi che ha incantato per quasi due ore. Aria densa di un’elettricità palpabile, ma anche di quella leggerezza tipica di un fine festival, dove la musica diventa ancora l’ultimo, liberatorio abbraccio collettivo. Migliaia di persone, unite dalla passione per la musica e dalla gioia di vivere il festival fino all’ultimo respiro, hanno creato un’energia davvero contagiosa.

Ma in generale l’energia unica, oltre alle potenzialità ancora da esplorare, hanno caratterizzato questa edizione, che ha dimostrato la capacità del festival di andare oltre la semplice offerta musicale, abbracciando temi come la pace, l’impegno civile e civico, e ponendo sotto i riflettori importanti tematiche giovanili.

L’Umbria Che Spacca si conferma quindi un punto di riferimento a livello nazionale, richiamando ormai gente da ogni regione d’Italia, con pullman partiti da molte città per partecipare all’evento. Tutto la parte di città principalmente coinvolta, dalle scalette di Sant’Ercolano fino Borgo XX Giugno, si è vestita a festa, partecipando attivamente e restituendo un’incredibile energia agli artisti che si sono esibiti, rimasti affascinati dalla bellezza di Perugia e dalla carica del pubblico. Nell’area del festival hanno transitato oltre 10mila persone a serata.

Importanti anche i numeri social. Nella sola giornata finale i profili del festival sono saliti a 1,4 milioni di visual. Ogni giorno invece una media di 1 milione di visualizzazioni.

Il festival ha coinvolto l’intera città grazie ai suoi otto magnifici palchi, ciascuno con una propria identità e un programma distintivo. Il “Main Stage” (Giardini del Frontone) è stato il palco principale che ha ospitato i più grandi nomi della scena musicale contemporanea, per circa 12mila presenze in 5 serate. Si sono esibiti i Baustelle per il tour dei loro 25 anni di carriera, seguiti da Marco Castello e Jacopo Èt. La “notte in rosa” ha visto protagoniste Rose Villain e Gaia, con il set finale del producer umbro Shablo. I Psicologi hanno infiammato la serata dedicata ai giovanissimi con Giuse The Lizia e Centomilacarie, mentre la leggenda dell’hip hop italiano Guè ha calcato il palco con l’apertura di Beba. La chiusura, ad ingresso gratuito, oltre che a Lucio Corsi è stata affidata in apertura anche ai giovani Les Votives. Spazio anche ai 10 talenti umbri selezionati dal “Coop Music Contest”, tra cui Bluannika, D-Verse & Upstairz, Garpets 30k, Le Nora, Mones, Minimal, Marcy, Onisaiba, Rosewood, Siso, che hanno aperto le serate degli headliner.

Il “Garden Stage” (Orto Medievale dell’Università degli Studi di Perugia) ha offerto concerti all’alba per un risveglio musicale unico, con le cantautrici Francamente, Erica Mou e Anna Castiglia. I biglietti sono andati esauriti a riprova del grande successo.

Sold out anche agli appuntamenti della “Galleria Che Spacca” (Galleria Nazionale dell’Umbria): un vero “festival nel festival”, dove musica e arte si sono incontrate. Si sono esibiti, tra musica e parole, artisti del calibro di Malika Ayane, Santi Francesi, Motta, Leo Gassman e Niccolò Fabi.

“UniPg Stage” (Area esterna Complesso Monumentale di San Pietro) è stato ancora lo spazio dedicato ai party più amati, con serate curate da Mercoledì Rock, Suavecito, Smemo, Tangram w/ Kymono live band e Bounce XL. Ha inoltre ospitato le finali di Unimusic, il contest universitario targato Adisu Umbria.

“UnistraPg Stage” si è confermato per il secondo anno il palco di divulgazione sociale, realizzato in collaborazione con l’Università per Stranieri di Perugia. Ha proposto dialoghi su temi cruciali come sessualità e affettività, ambiente e crisi climatica, disturbi del comportamento alimentare.

Belle risposte anche dai due palchi nuovi. Il “518 Stage” (nell’area delle scalette di Sant’Ercolano) è stato un punto d’incontro tra parole, musica e nuove visioni, frutto della collaborazione tra Edicola 518 e Afro Templum. Lo stage è stato realizzato con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”. “Borgo Bello Stage” (Piazza Giordano Bruno), inoltre, è stato il palco dedicato a spettacoli circensi e jam session.

Ed infine la “Chill Area” (area esterna dei Giardini del Frontone), spazio relax con musica, cibo e birra 100% umbri, animata dagli applauditissimi Kantner Brothers, Andy Macfarlane, Ghetto Kumbe, One Horse Band e Mefisto Brass.

“Siamo contenti di essere stati ancora una volta il motore di una grande festa per la città di Perugia” dichiara Andrea Mancini, presidente della Roghers Staff APS, per poi aggiungere: “Ringraziamo prima di tutto i 150 ragazzi che anche quest’anno hanno dato vita ad una magia in maniera volontaria. Il nostro è un impegno che parte dal basso e parla di condivisione. Parla anche di prospettive che vogliamo dare alla città, portando eventi nazionali ma soprattutto un fermento culturale per risvegliare l’anima di Perugia. L’Umbria Che Spacca 2025 è stato anche un contenitore che è riuscito a dare spazio a tante eccellenze del territorio che magari non hanno voce”.

L’edizione 2025 de “L’Umbria Che Spacca” ha consolidato il suo ruolo come evento di rilievo nel panorama culturale italiano, promettendo un futuro ancora più brillante per il festival e per la città di Perugia.

Un festival che ha saputo regalare momenti di pura bellezza e divertimento, e appagamento per aver partecipato a un evento che celebra la musica, la cultura e l’unione. Un addio, certo, ma anche un arrivederci carico di aspettative per la prossima edizione, con le date che saranno annunciate prossimamente.

La domenica gratuita è stata sostenuta da Sviluppumbria nell’ambito del progetto SUNDAY SMASH (bando spettacolo dal vivo 2024).

L’Umbria che Spacca – ideato, sviluppato e promosso dalla Roghers Staff APS – è stato realizzato con il sostegno e il patrocinio di Regione Umbria, Sviluppumbria, Comune di Perugia, Università degli Studi di Perugia, Università per Stranieri di Perugia, Camera di Commercio dell’Umbria, Adisu Umbria.

Con il sostegno della Fondazione Perugia, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU, e del Ministero della Cultura.

In collaborazione con Musei Nazionali di Perugia – Direzione Regionale Musei Nazionali Umbria e Galleria Nazionale dell’Umbria.

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