Il CUT di Perugia al Governo: “Neanche i regimi più totalitari nei tempi più bui erano riusciti in questa impresa oscurantista”

Sempre a proposito del nefasto dpcm sulla cultura netta è la posizione che in una nota stampa ha assunto il Cut, Centro teatrale universitario di Perugia.

“A differenza dei musei – si spiega nel comunicato del Cut – senza ragionevoli motivazioni e senza alcuna evidenza scientifica, i teatri vengono ritenuti dall’attuale Governo luoghi di trasmissione di virus, anziché ultimo baluardo di civiltà, come da sempre considerati. Neanche i regimi più totalitari nei tempi più bui erano riusciti in questa impresa oscurantista. Ci complimentiamo con l’attuale solerte ministro della Cultura e con tutti gli altri esponenti del Governo, più realisti del re, che hanno preteso, ottenendola, la chiusura immediata di ogni spazio di espressione del libero pensiero, cancellando con un colpo di spugna dall’oggi al domani il lavoro indefesso di tanti artisti, nonostante l’impegno a rispettare le normative via via imposte. Evidentemente, dopo essersi mascherati erigendosi a paladini della cultura, hanno rivelato il loro vero volto, guadagnandosi un posto nell’attuale storytelling. Se il Governo intende tuttavia con questo insano provvedimento comprare il silenzio di alcuni di noi ‘ristorandoli’, sappia che non tutti sono disponibili a imbavagliare il loro radicale dissenso dal vivo.  La libertà non ha prezzo”.

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