Il digitale salverà i dischi in vinile dimenticati che rischiano di scomparire: comprese le poesie di Dario Fo

Ci sono anche le poesie di Dario Fo. Rarità. Perle opacizzate dal tempo e che rischiano di offucarsi per sempre. Ma c’è chi ha deciso di salvarle. Sarà anche un’operazione di nicchia ma nessuno può negare la missione salvifica di Suan Edizioni. Evitare che fisicamente vadano perdute memorie e melodie di dischi epici. Questo perché le case discografiche non hanno provveduto a trasferirle dal vinile al digitale o, semplicemente, nel frattempo sono scomparse.

La questione non è, pertanto, semplicemente di natura archivistica. Piuttosto si tratta di offrire l’ascolto di brani che appartengono alla storia della musica leggera e popolare italiana caduti nel dimenticatoio e che rischiano di rimanerci per sempre.

Fra i titoli che Suan Edizioni ha programmato di digitalizzare ci sono dischi introvabili di Jula De Palma, Quartetto Cetra, Katyna Ranieri, Bruno Martino, Renato Rascel, Wera Nepy, D’Artega e la sua orchestra, Dino Olivieri. E ancora Milva, Claudio Villa, Sergio Bruni, Umberto Tucci e Oreste Turrini, Vinicio, Eleonora Rossi Drago e Paolo Ferrari, Elio Mauro, Narciso Parigi, Silvio Noto, Tony Del Monaco, Betty Curtis, Dario Fo, Johnny Dorelli, Natalino Otto.

Protagonista dell’operazione è Francesco Coniglio, editore e storico della musica. A che punto siamo?

“Abbiamo già stipulato un contratto con i principali canali di distribuzione. Il primo pacchetto di 188 brani è già on line. Poi, ogni mese, usciranno nuovi dischi, mai precedentemente digitalizzati, a incrementare questo eccezionale ascolto di materiali sonori facilitato dalla tecnologia. Per realizzare questo lavoro dobbiamo ringraziare i collezionisti e i ‘topi da discoteca’ che ci forniscono la possibilità di trasmettere la conoscenza musicale del passato sepolta per anni alle nuove generazioni attraverso agli strumenti che attualmente utilizzano”.

Christian Calabrese, socio di Francesco Coniglio, è il consulente musicale della Suan. Un recupero di brani arduo?

“Arduo e quanto mai utile – spiega Christian Calabrese figlio tra l’altro del grande autore della canzone italiana Giorgio – Dagli anni Ottanta in poi abbiamo assistito alla graduale distruzione del nostro ricco archivio musicale. Non tanto a causa del passaggio da vinile a cd che consentiva solo ad alcuni repertori di essere digitalizzato, ma anche per la scomparsa di etichette discografiche familiari che pure hanno prodotto autentiche ‘chicche’. Era tempo di salvare il salvabile prima che fosse troppo tardi e in questo la legislazione italiana in materia di diritto d’autore, tra le più avanzate, ci assiste, prevedendo anche la difesa del diritto morale dell’autore”.

Da dove avete cominciato?

“Per ora ci siamo affidati a cose un po’ più particolari, come i due EP con le poesie di Dario Fo e quello recitato da Eleonora Rossi Drago. Ma anche a pezzi da novanta come Renato Rascel, Jula De Palma, Katyna Ranieri e il Quartetto Cetra. Così come non li avete mai sentiti, cioè in qualità super”.

La produzione di dicembre?

”I primi due 45 giri di Orietta Berti mai digitalizzati, l’anteprima del singolo inedito di Mia Martini e, naturalmente, tanto Natale”.

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