Il saluto di Marica Mercalli, Soprintendente per l’Archeologia le belle arti e il paesaggio dell’Umbria

Il 4 maggio 2020 si è concluso il mandato di Marica Mercalli,  Soprintendente per l’archeologia le belle arti ed il paesaggio dell’Umbria. Nel lasciare l’incarico, ha voluto inviare questo messaggio di saluto che volentieri proponiamo ai lettori di Vivo Umbria.
“Voglio trasmettere un saluto ed esprimere il mio ringraziamento a quanti ho incontrato in questi anni e con i quali ho lavorato per la salvaguardia e la tutela del Patrimonio culturale della regione. L’azione di tutela che è una prerogativa degli organi dello Stato, è un’azione che deve essere tradotta nel territorio in scelte concrete e condivisa con i cittadini, primi consegnatari dei beni culturali, e con gli altri enti pubblici. Questo coordinamento in Umbria è stato possibile grazie alla leale collaborazione che si è instaurata soprattutto nella gestione del post terremoto del 2016, periodo nel quale funzionari della Soprintendenza, funzionari della Regione, volontari della Protezione Civile, vigili del fuoco, carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio culturale, i Vescovi, i Sindaci, i Parroci e gli Uffici diocesani, hanno lavorato congiuntamente per mettere in salvo chiese ed opere colpite dal sisma. Questo livello di collaborazione deve contrassegnare anche l’azione ordinaria rivolta alla tutela non solo dei beni storico-artistici, archeologici, architettonici, ma anche e in special modo paesaggistici. Lo straordinario Paesaggio dell’Umbria deve essere costantemente difeso dai continui assalti e dalle speculazioni sempre in agguato e a questo compito si deve concorrere con unità di intenti. Grazie a tutti.
L’Umbria è una regione bellissima che lascio con grande dispiacere. Gli Umbri cittadini schietti ed operosi. Mi auguro, nello svolgimento del mio nuovo incarico come Direttore Generale per la Sicurezza del Patrimonio culturale, di poter continuare a seguire ancora le vicende che interesseranno la Regione nella delicata fase di ricostruzione dei beni colpiti dal sisma ormai improrogabile.
Ringrazio i Prefetti di Perugia e di Terni con i quali c’è sempre stato un confronto di lavoro, gli amici docenti dell’Università di Perugia interlocutori costanti nel settore della ricerca e nello scambio di esperienze anche per la formazione degli studenti, sempre accolti per periodi di tirocini curriculari in Soprintendenza.
Ringrazio tutte le associazioni culturali e religiose, le fondazioni bancarie, che operano sul territorio e che hanno dato un fattivo contributo per il restauro delle opere danneggiate dal terremoto., in particolare la sezione regionale del FAI.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno dimostrato fiducia e hanno dialogato con me sui temi maggiori della tutela aiutandomi nei momenti più difficili e complessi, uno fra tutti quello della lunga battaglia per la difesa paesaggistica del sito su cui sorge la bellissima chiesa templare di San Bevignate Ringrazio i colleghi Soprintendenti che lavorano in Umbria in altri ambiti della tutela del Patrimonio.
Ringrazio Marco Pierini Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria con il quale c’è sempre stata una stretta collaborazione su molti aspetti delle nostra attività di tutela e valorizzazione, un binomio che non deve essere mai disgiunto. Ringrazio pubblicamente tutto il personale e tutti i funzionari della Soprintendenza per la loro capacità professionale, per la collaborazione che mi hanno sempre dato, per tutti quei requisiti che ne fanno una squadra efficace e credibile. Avrei voluto salutare tutti personalmente ma l’attuale momento di emergenza non lo consente. Ci rivedremo quanto tutto sarà tornato alla normalità”. 
 

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