In uscita il libro “Scrivere (nel)la storia. Uno sguardo ai papi del XX secolo attraverso le loro grafie” di Lidia Fogarolo

PERUGIA – Si intitola “Scrivere (nel)la storia. Uno sguardo ai papi del XX secolo attraverso le loro grafie” la nuova pubblicazione di Lidia Fogarolo, specialista in grafologia. Al suo interno ci sono vicende e curiosità sui papi del XX secolo partendo, appunto, dallo studio della loro grafia, da Leone XIII a Giovanni Paolo II con un primo capitolo dedicato a Pio IX. Inoltre Fogarolo indaga sui vescovi di Roma che hanno avuto un rapporto privilegiato con diverse città dell’Umbria, da Perugia ad Assisi a Spoleto. Ad esempio Pio IX fu arcivescovo di Spoleto dal 1827 al 1832 (un mezzobusto commemorativo è presente nella stazione di Spoleto) e da papa fu il mandante delle cosiddette “stragi di Perugia”.
Statua di Leone XIII nella Cattedrale di Perugia
Leone XIII, invece, fu particolarmente legato alla città di Perugia. Dopo il ruolo di delegato apostolico e poi vescovo di Perugia, quando divenne papa ebbe una sorta di “Cerchio magico”, ossia un gruppo di prelati a lui molto vicini e, goliardicamente, si tramanda di una variante del Credo: “Credo in unam, sanctam, perusinam Ecclesiam”. A Leone XIII, inoltre, è dedicata una statua nella cattedrale a Perugia ed è stata a lui intestata una piazza in zona Fonti Coperte (antistante la chiesa dei Santi Biagio e Savino).
In tanti ricordano ancora oggi le visite di Papa Giovanni Paolo II sia ad Assisi che a Perugia e Terni. Nel suo discorso di saluto alla cittadinanza, il 26 ottobre 1986, a Palazzo dei Priori di Perugia disse: “Mi piace ammirare l’anima di Perugia, dolce e aperta come gli orizzonti che le si aprono d’intorno, così magistralmente illustrati nella pittura del Perugino, quell’anima che ha reso la città disponibile e accogliente verso i tanti giovani che, dai vari continenti, qui convengono per il primo impatto con la lingua, la cultura e l’arte italiana”. Nella visita precedente a Terni (19 ottobre 1981) apprezzò le Chiese di Terni, Narni ed Amelia, perché “…possono vantare antiche tradizioni di fede, suggellate dal sangue di Martiri illustri: Valentino, Giovenale, Firmina…”.
La copertina del libro di Lidia Fogarolo
Il volume uscirà il prossimo 26 febbraio ed è realizzata da Graphe.it edizioni, casa editrice indipendente di Perugia che edita da oltre 18 anni.
DICE L’AUTRICE
“Pur nella semplicità di queste brevi biografie dedicate ai pontefici del Novecento, non bisogna dimenticare il contesto storico e l’enormità delle sfide che la Chiesa ha dovuto affrontare in questo difficile secolo – afferma Lidia Fogarolo –. I papi, al pari di tutti noi, quando scrivono lo fanno calati nel periodo storico in cui vivono ma, diversamente da noi, i loro documenti contribuiscono a scrivere la Storia. Per questo è interessante leggere la storia del papato, e, di riflesso, la Storia in generale, anche attraverso la lente dell’analisi grafologica che permette di gettare uno sguardo nuovo sull’eredità che ogni singolo pontefice ha lasciato alla Chiesa e non solo”.
L’AUTRICE
Laureata in psicologia e specializzata in grafologia, lavora come analista e perita grafologa e ha al suo attivo diverse pubblicazioni in questo campo. Con Graphe.it ha già pubblicato Perché gli opposti si attraggono e i simili si comprendono (2013), Grafologia e sessualità (2015), Storie di serial killer (2017), e, con Giuseppina Morrone, I due Volti dell’Anima. Maschile e Femminile (2019) e Anime incarnate in corpi sessuati (2020).

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