PERUGIA – La cinquantaduesima edizione di Umbria Jazz inizia oggi. Al netto del successo ottenuto in 52 edizioni da uno dei festival più prestigiosi del pianeta, la città di Perugia e con essa la regione Umbria hanno il diritto di rivendicare qualcosa in più. Un qualcosa che da sempre caratterizza la disponibilità di spazi e luoghi adeguati allo svolgimemto del festival, problema soprattutto in relazione ai dieci lustri di età di Umbria Jazz e in relazione anche agli altri festival jazz di caratura europea e mondiale che possono usufruire di strutture ben più attraenti ed efficienti come ad esempio il festival jazz di Montreux in Svizzera con il quale Umbria Jazz si contende la palma di miglior festival jazz europeo. Ne abbiamo parlato con il neo-presidente della Fondazione Umbria Jazz, Stefano Mazzoni.
Sono passati 52 anni da qual lontano 1973, anno d’esordio di Umbria Jazz, però si ha la sensazione che questa città, sia stata un po’ avara nei confronti di Umbria jazz, nel senso che, ad esempio Eugenio Guarducci è riuscito a stabilire che al mercato coperto a partire dal prossimo 28 ottobre sorgerà la Città del cioccolato. È possibile che il jazz, Umbria Jazz che ormai fa parte del Dna di Perugia, non abbia ancora un progetto in questo senso: uno spazio adeguato ad accogliere ciò che è stata Umbria Jazz e ciò che sarà?
“Ma guardi – risponde Mazzoni – Noi siamo arrivati da appena un paio di mesi, e cercheremo di lavorare per quanto riguarda la Fondazione, nel modo migliore, cercando di tralasciare le polemiche annose, comprese quelle relative agli spazi spesso inadeguati in cui il festival in questi anni è stato costretto ad operare”.
Però non si può negare che dopo 52 anni Umbria Jazz abbia ormai un diritto istituzionale di poter rivendicare una maggiore attenzione per quel che riguarda anche gli spazi e i luoghi.
“Siamo d’accorso sul fatto e credo che Umbria Jazz sia ormai irrinunciabile al mondo per la grandezza e l’internazionalità che questo festival ha raggiunto e si svolga nel migliore dei modi, perché comunque è un valore senza il quale oggi la nostra economia avrebbe dei problemi.
Certo, appunto. Allora concorda con me che questa città e questa regione siano state un po’ avare nei confronti di Umbria Jazz, soprattutto in riferimento agli spazi?
Per quanto riguarda gli impegni economici dei contributi che la Regione ha stabilito di certo no. Se poi verifichiamo il fatto che bisognerebbe fare un ragionamento importante in tutta la regione per ciò che riguarda gli spazi dedicati agli spettacoli, alla cultura, questo probabilmente sì, ma non è un problema di oggi, è un problema di cui si discute da anni.
Sì e, appunto, diventa sempre più urgente. Voglio dire, sono anni che se ne parla, ma sembra che ancora non si muova niente…
Adesso, parlare del passato è antipatico. Io credo che le nuove amministrazioni con cui ho parlato si siano dimostrate molto sensibili a questo problema e spero, come mi hanno anticipato, che si cominci a ragionare in questi termini.
Anche perché considerando, per esempio, che facendo dei raffronti e dei paragoni con altri festival internazionali e nella fattispecie con Montreux, Perugia ne esce sicuramente perdente, anche se il suo appeal storico-artistico compensa in parte questo divario.
Sono d’accordo su questo, ma ho delle buone speranze. Ripongo delle buone speranze in queste nuove amministrazioni. E poi spero di non essere deluso, chiaramente.
E cosa dire come buon augurio per questa cinquantaduesima edizione di Umbria Jazz?
Vogliamo che questa manifestazione non solo rimanga a questi livelli, che sono livelli in questo momento altissimi, ma che riusciamo in questo mandato a fare qualcosa di positivo per il futuro, rispetto diciamo ai punti deboli che anche lei in qualche modo ha accennato. Quindi mi auguro che ci sia tanta gente, mi auguro che siano 10 giorni di festa per la città come sono sempre stati e noi già stiamo lavorando anche in riferimento al direttore artistico che è ancora molto pimpante ed è coadiuvato da un team che lo aiuta sui versanti più sensibili dell’organizzazione.