PERUGIA – E’ bello quando l’arte può godere della cura dell’uomo perché è lui stesso che se ne impossessa di nuovo per tramandarla, a sua volta, ancora nel tempo. Una traccia che per il rispetto che le si deve per la sua stessa storia, bellezza, armonia, significato, si può immaginare indelebile. Anche se non lo è. Da qui la necessità di interventi e restauri. Come nel caso della Cappella di San Severo, a Perugia dove si trova l’unica opera di Raffaello rimasta in città: l’affresco che raffigura “Trinità e Santi benedettini e camaldolesi” datato tra il 1505 e il 1508. Dopo la morte dell’Urbinate, fu portato a termine dal suo maestro, Pietro Perugino, ormai diventato anziano.
Non solo: a proposito di storia, di quella di cui parlavamo prima, la Cappella di San Severo è di fatto idealmente e di fatto il luogo in cui l’allievo e il maestro hanno artisticamente dialogato tra loro per un’ultima volta, seppur a distanza, immortalando un’esperienza artistica condivisa che ogni anno viene apprezzata da migliaia di turisti e perugini. Nel 2020 e nel 2021 ha fatto registrare 30mila ingressi in due mesi in entrambe le annate.
Importante, dunque, l’annuncio di stamani dato dall’assessore alla Cultura di Perugia Leonardo Varasano: “Celebriamo la riapertura della Cappella di San Severo presentando interventi che si collocano in un momento particolare, tra il quinto centenario di Raffaello e quello del Perugino”.
Detto che l’apertura per il mese di aprile è prevista tutti i giorni dalle 10 alle 18, le restauratrici della Cooperativa Cbc, Elena Mercanti e Paola Mancini, hanno spiegato che gli affreschi presentavano uno scurimento generale dovuto alla presenza di fissativi che sono stati rimossi per far riemergere luminosità e colori. È stato anche effettuato un delicato lavoro di consolidamento dell’intonaco e della pellicola pittorica.
Quanto alla scultura, sono state riportate alla luce cromia e fattezze che prima non erano pienamente apprezzabili.
“L’intervento – si legge nella nota stampa del Comune di Perugia – è stato realizzato grazie alle risorse devolute dal grande fotografo Steve McCurry, secondo gli accordi stabiliti in occasione della mostra Sensational Umbria by Steve McCurry, organizzata nel 2014-2015 nell’Ex Ospedale Fatebenefratelli e nel Museo Civico di Palazzo della Penna, con il coordinamento generale della Regione Umbria, la supervisione progettuale della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, in accordo con il Comune di Perugia e l’organizzazione dell’allora concessionario dei servizi museali Sistema Museo che, oggi, ha coordinato l’intera operazione. Oltre alla Soprintendenza e all’Area Opere Pubbliche del Comune di Perugia, sono stati espressi ringraziamenti per la collaborazione prestata nella realizzazione del progetto anche nei confronti dell’attuale concessionario dei servizi per il pubblico nel circuito museale comunale, Munus srl”.
Leonardo Varasano ha introdotto l’incontro con il quale si è sancita la riapertura della Cappella restaurata, facendo il punto anche sulle operazioni di adeguamento, conservazione e di questo immenso patrimonio realizzate dal Comune di Perugia di concerto con la Regione Umbria, rappresentata stamani da Antonella Pinna, dirigente del Servizio valorizzazione risorse culturali, musei, archivi e biblioteche. Gli interventi conservativi che hanno visto la manutenzione e il restauro degli affreschi di Raffaello e Perugino e della scultura in terracotta policroma (XVI sec.), per mano della Cooperativa Conservazione Beni Culturali, si sono affiancati a un vero e proprio recupero funzionale dello spazio museale, tramite la realizzazione di un moderno sistema di illuminazione, con materiali Guzzini, e di controllo delle condizioni ambientali, che ha permesso di migliorare l’accoglienza dei visitatori.
Sarà bello entrare ancora in questo luogo sapendo che se ne è avuta cura e vivere pienamente un pezzo di storia, di arte, di armonia e di grande bellezza.
