UMBRIA – Quando si parla di incremento della longevità e dell’aspettativa della propria esistenza, viene in mente la pubblitità con Woody Allen che, alla notizia, si preoccupa perché dovrà pagare ancora più a lungo l’assicurazione sulla vita.
Tant’è rispetto al grande regista che notariamente ama scherzare sulla sua tirchieria, l’Istat sancisce che secondo i dati del 2023 nella nostra Umbria cresce l’aspettativa di vita, soprattutto per quanto riguarda le donne con un dato al di sopra della media nazionale: in regione siamo a 85 anni e quasi 11 mesi, rispetto agli 85 anni e due mesi con l’Umbria al femminile che è terza preceduta da Trentino Alto Adige (86 anni e 6 mesi) e Veneto (86 anni). La crescita rispetto al 2022 è di sei mesi contro i 5 nazionali. Per i maschi umbri il dato è di 81,6 rispetto al dato nazionale di 81,1.
Altro elemento da sottolineare riguarda la diminuzione dei decessi: sono stati 10.700, con un meno 7,6% sul 2022. Aumento dell’aspettativa di vita e calo della mortalità vanno di pari passo.
“I decessi in Italia (661mila nel 2023) – il commento deri ricercatori dell’Istat – registrano una diminuzione di 54mila unità sull’anno precedente. Il calo del numero totale di eventi coinvolge soprattutto la popolazione anziana, all’interno della quale come noto si concentra la gran parte dei decessi. Il 75% della diminuzione rilevata interessa, in particolare, individui di almeno 80 anni di età. Una fascia di popolazione, quest’ultima, particolarmente colpita negli anni della pandemia durante i quali è risultata sottoposta a un significativo eccesso di mortalità anticipata, soprattutto nella sua componente più fragile”.
Infine, le noti dolenti riguardo le nascite. L’Umbria è quart’ultima in Italia con 1,1 nati per donna, rispetto alla media nazionale a 1,20.
Foto di copertina: Perugia comunica