“It Must Schwing! The Blue Note Story”: jazz, uguaglianza, amicizia nella leggendaria storia dell’etichetta discografica

Da vedere in tv segnala “It Must Schwing! The Blue Note Story” in onda stasera, 29 aprile alle 23,15 su Rai 5. Prodotto da Wim Wenders per la regia di Eric Friedler, molti anni prima che Martin Luther King scendesse in campo per i diritti civili degli afroamericani negli anni Cinquanta, due giovani emigrati berlinesi – Alfred Lion e Francis Wolff – fondavano una piattaforma basata su uno scambio autenticamente paritario tra produttori e musicisti neri. Nasceva così a New York nel 1939 la leggendaria etichetta discografica “Blue Note” che ha contribuito in maniera determinante alla diffusione del jazz americano e alla creazione di un sound inconfondibile, il cosiddetto “Blue Note sound”. Il documentario è la commovente storia di questi due amici legati da un amore sconfinato per il jazz e una fede incrollabile nell’uguaglianza di tutti gli uomini.
Oggi la casa discografica Blue Note Records è sinonimo di musica di altissimo livello e punto di riferimento imprescindibile nel mondo del jazz.
Vero e proprio laboratorio di idee, ha scoperto e prodotto un numero impressionante di fuoriclasse che difficilmente avrebbero trovato voce: Miles Davis, Herbie Hancock, John Coltrane, Sonny Rollins, Wayne Shorter, Thelonious Monk e Quincy Jones. In un’epoca in cui i musicisti afroamericani venivano ostracizzati dall’industria musicale, alla Blue Note Records venivano trattati con rispetto e ammirazione.

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