La governatrice Tesei visita l’Ospedale da campo di Perugia

PERUGIA – Vi abbiamo dato conto della polemica innescata da Thomas De Luca riguardo costi e opportunità riferiti all’Ospedale da campo di Perugia. Ora vediamo in dettaglio in cosa consiste questa struttura sanitaria aggiunta per fronteggiare le eventuali emergenze al di là delle pandemia che stamani è stata visitata dalla governatrice Tesei.

Il cuore del progetto ha riguardato la messa a disposizione di  un totale di 38 posti letto per degenze di vario tipo: 12 posti letto di terapia intensiva, 16 posti letto di sub intensiva/infettivologia, 10 posti letto degenze ordinarie. Per le terapie intensive è stata scelta la soluzione di “shelter” mobili (container) precostituiti dotati di tutto punto, più semplici da gestire, facendo riferimento a standard dimensionali già adottati per gli ospedali militari campali. Un padiglione può essere utilizzato per poliambulatori, sala infermieri e in caso di disastro aumentare di ulteriori 10 posti letto le degenze.

La formula di fornitura “chiavi in mano”, adottata per questo appalto, ha avuto lo scopo a detta della giunta regionale “di pervenire ad un progetto di fornitura unitario complessivo che integrasse la scelta dei singoli elementi, tenendo conto delle dotazioni esistenti, massimizzando l’efficacia e l’affidabilità della soluzione proposta, pronta all’uso, anche nell’ottica della sicura, funzionale e agevole trasportabilità, stivaggio, conservazione e riutilizzo dell’intero blocco ospedaliero o in moduli, affinché potesse essere tempestivamente messo a disposizione nelle situazioni di emergenze di immediato soccorso, eventualmente, in affiancamento alla rete ospedaliera istituzionale”.

Parte della struttura dell’ospedale da campo non è compresa nella fornitura “in quanto si prevede il riutilizzo di strutture campali già esistenti e di proprietà della Regione. L’ulteriore materiale sanitario, oggetto di fornitura, al fine di garantire l’efficienza delle prestazioni mediche, riguarda:

–    Attrezzature sanitarie per allestimento terapie sub-intensive

–    Attrezzature sanitarie per allestimento poliambulatorio

–    Attrezzature e materiale sanitario per il funzionamento in prima emergenza dell’intero complesso da campo.

Allestimento fornitura. In origine, la fornitura doveva esser montata in una area idonea ai fini del collaudo e poi successivamente smontata. La situazione emergenziale in cui si è trovata la Regione al momento dell’aggiudicazione – ha spiegato la giunta – ha reso necessario modificare tale procedura ed è stata individuata un’area prospiciente l’Ospedale di Perugia ove non solo collaudare la fornitura ma anche metterla immediatamente in servizio. Pertanto il layout della struttura campale è stato parzialmente modificato per adattarlo all’area specifica di messa in opera e sono state predisposte lavorazioni aggiuntive per i necessari allacci alle utenze di fornitura ed agli scarichi. Analogamente sono state richieste ulteriori forniture per ottimizzare la gestione infermieristica (sistemi di controllo e chiamata) richieste dagli operatori sanitari del nosocomio perugino”.

Alla data del 23 dicembre 2020 la fornitura è stata completata da parte della ditta Althea e sono state eseguite le procedure di verifiche di conformità della fornitura per quanto riguarda gli apparati elettromedicali e le forniture sanitarie in genere.

“L’ospedale – ha detto Donatella Tesei durante la visita alla struttura – non è solo l’ennesimo e basilare tassello del piano di salvaguardia regionale, ma rappresenta anche un valore aggiunto per l’Umbria anche in chiave non Covid. Si tratta, infatti, di una struttura che arricchisce qualitativamente la dotazione della Protezione Civile umbra, che potrà essere utilizzata in futuro in caso di eventuali situazioni emergenziali potendo essere collocata dove ve ne sarà necessità”.

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