La Madonna del Carmelo nella cappella dei notai a Santa Maria di Matterella

FERENTILLO – Solennità della Madonna del Carmelo nel mondo Cristiano. Singolare dipinto alla Collegiata di Santa Maria di Matterella a Ferentillo. Innanzitutto appare all’ interno dell’ affresco centrale (nella foto di copertina), sulla destra la data 1602; il tutto probabilmente opera di Perino Cesarei, pittore e decoratore, della seconda metà del cinquecento, (lavoro’ nel 1557 a Santo Stefano di Precetto con l’ adorazione dei pastori, al nicchione dell’altare dedicato a San Giuseppe: divo Josephe). Tuttavia, vista la data,  l’esecutore di questo  dipinto a Santa Maria di Matterella potrebbe essere, un suo discepolo. Quindi, l’ affresco raffigurante la Madonna del Carmelo e’ posto al centro del nicchione, in alto. Una scenografica e armoniosa rappresentazione dialogante  con i Santi Bibiana e Antonio da Padova. L’ altare e’ dedicato al Santo francescano come recita la scritta sulla trabeazione DIVO ANTONI.D.P, mentre nell’ ovale del pilastro destro e’ scolpito (libro aperto) stemma dei Notai che detenevano lo juspatronato della cappella. Infatti i due Santi erano e ancora oggi  sono i protettori della corporazione dei Notai, che a Ferentillo,  erano assai numerosi dal XI al XVIII secolo.
La Madonna e’ al vertice del dipinto tra nuvole e teste cherubiche (nella foto); e’ vestita con una tunica paonazza, e’ coperta da un manto azzurro, sorretto sulla spalla da una stella dorata; in testa una corona che risalta da sopra il velo; con la mano sinistra stringe il Bambino Gesu al petto sfiorandone il viso, mentre con la destra porge un panno.
La Madre e il Figlio, sono circondati da teste cherubiche, nuvole e putti, quest’ ultimi, circondano in basso la scena a mo’ di girotondo, isolandoli dai due  Santi posti Sotto, in primo piano. A destra Sant’ Antonio da Padova inginocchiato, vestito con il saio francescano, reca con la mano destra il classico giglio e stringe il vangelo con il cuore, sotto la scritta: Antonio; segue, al centro, la raffigurazione della “bestia” con le fauci spalancate dove fuoriescono tra le fiamme le anime purganti. A sinistra inginocchiata, Santa Bibiana poggia sulla gamba destra il libro e guarda in estasi la Vergine; sotto la scritta: Bibiana. Nel sottarco storie e miracoli dei due Santi, oltre alla narrazione di interventi prodigiosi da parte della Vergine del Carmelo. L’ affresco e’ circondato da stucchi e da una finta cornice decorata con fregi e  simbolismi: scapolare, il libro, il cuore, la stella. Sul pavimento, nelle vicinanze del nicchione, botole sepolcrali della corporazione dei notai. Casta numerosa nel territorio dello Status Cybeo come: a Matterella i FERENTILLI (con Gabriele) i MORICONI, i CONEXSSANI (con Properzio e Cleante), GIACOBINI, ERCULEI (con Paolo); a Castelrivoso i FIORELLI; a Sambucheto i MISTICONI; a Precetto i RASPINI e RUBEI.  Come detto In prossimità del nicchione, due botole sepolcrali quella della famiglia  dei notai GIACOBINI e l’altra dei CONEXSANI.

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