La memoria della storia: la deportazione degli ebrei dal Ghetto di Roma

Mai più spesso diciamo, mai più. Ma all’orizzonte svolazzano fantasmi. Non possiamo e non dobbiamo, non vogliamo che si ripeta ancora. Mai più mai più…. gridiamo all’infinito sempre. Le cronache raccontano che “La Gestapo bloccò prima gli accessi stradali al Ghetto, poi i nazisti iniziarono a rastrellare in strada. Gli invalidi e i malati venivano gettati violentemente fuori dalle abitazioni. I bambini strappati dalle loro madri. Furono scene drammatiche quelle del 16 ottobre 1943, a Roma, quando i nazisti rastrellarono 1.259 esseri umani, di cui poco meno di 250 vennero poi rilasciati. Gli altri, i restanti 1007, furono tutti deportati. Tutti ebrei, tranne pochissime eccezioni, tra cui una donna cattolica che fece un gesto incredibile: si finse ebrea per non abbandonare un piccolo orfano malato che accudiva, per non lasciarlo solo. Vennero tutti stipati in vagoni bestiame. Da lì, Auschwitz, dove più di 800 vennero immediatamente uccisi con il gas perché giudicati inabili al lavoro. Gli altri, quasi tutti, morirono poi nei campi.
Tornarono in 16 dal rastrellamento del Ghetto di Roma. In 16 su 1007″.
Ieri, oggi, domani, ricordiamo quell’orrore. E dobbiamo farlo affinché non si ripeta mai più.

Articoli correlati

Commenti

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com