La raffinatezza di Dvořák pervade la scena del Cucinelli con il Trio di Parma

SOLOMEO – Applausi per il concerto che il Trio di Parma ha eseguito domenica 3 novembre davanti al folto pubblico del Teatro Cucinelli. Il secondo appuntamento della stagione musicale 2019-20 degli Amici della Musica ha visto salire sul palco Ivan Rabaglia al violino, Enrico Bronzi al violoncello e Alberto Miodini al pianoforte; i tre musicisti hanno eseguito il Trio in Si bemolle maggiore Op. 21 e il Trio in mi minore Op. 90 “Dumky” di Antonín Dvořák. Opere con caratteristiche diverse: ben quindici anni trascorrono infatti tra la composizione del primo e dell’ultimo Trio, un lungo intervallo che consentì a Dvořák di affinare le sue abilità di compositore alla luce dei ritmi e delle tradizioni musicali della sua cultura.

Alla relativa classicità del Trio Op. 21 è seguita dunque la dimensione intimamente romantica e sognante intervallata da momenti lievi e gioiosi dell’originale Trio Op. 90, che ben coniuga la dimensione colta della musica all’elemento popolare della musica slava. In particolare, il compositore si ispira qui alla dumka, brano strumentale diffuso in area slava con le medesime caratteristiche, a turno meditative e briose.
La raffinatezza di Dvořák è emersa con eleganza nel concerto grazie all’esecuzione del Trio di Parma, costituitosi nel 1990 e attivo in Italia e all’estero. Ivan Rabaglia suona un Santo Serafino (Venezia 1740) ed Enrico Bronzi un Vincenzo Panormo (Londra 1775).
Due i bis concessi a grande richiesta del pubblico: Schumann e Brahms.
Prossimo appuntamento con la Stagione degli Amici della Musica l’8 novembre al Teatro Morlacchi con Beatrice Rana al pianoforte.
Fotografie e testi: Claudia Ioan

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