TERNI – La Street Art torna a conquistare la scena a Terni e Saint’Ouen (Parigi) con il ritorno di GemellArte, Festival indipendente di arte contemporanea promosso dalla casa editrice Gn Media, che rivitalizza i gemellaggi esistenti fra Italia e Francia, sotto l’Alto patrocinio dell’Ambasciata francese a Roma e in collaborazione con l’Institut Français Italia. Il tema dell’edizione 2025 del Festival è “L’AMOUR“.
L’amore è l’unica cosa che riusciamo a percepire in grado di trascendere le dimensioni di tempo e spazio. Quello che resta. Quando sembra essere tutto finito, in realtà c’è sempre qualcosa che resta. Quello che resta diventa memoria, per riscrivere una storia, la nostra, che parte da lontano, portando con sé l’importanza di quello che è stato. L’arte è testimone di quello che resta, l’arte è ciò che rimane, oltre la vita, oltre la fine, oltre la morte.
In questo senso, dunque, è l’amore a ispirare i murales che verranno realizzati a novembre dagli artisti DACO e Marco Piantoni, a Terni e a Saint’Ouen: le due città protagoniste della manifestazione. In attesa dell’artista, i cittadini ternani hanno potuto godere di GemellArte OFF, l’ormai abituale rassegna gratuita di film francesi, proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano, organizzata in collaborazione con l’Institut Français Italia e sotto l’alto patrocinio dell’Ambasciata francese in Italia.
I due artisti si sono aggiudicati le residenze offerte dall’edizione 2025 del Festival al termine di una selezione che ha coinvolto due giurie di esperti, chiamate a valutare oltre 40 candidature, confermando così il successo di GemellArte e posizionandolo sempre di più al centro della scena nazionale e internazionale dell’arte contemporanea. Il Festival, giunto alla settima edizione consecutiva, sotto la direzione artistica di Chiara Ronchini, rinnova il legame tra Italia e Francia e quello fra Terni e Saint’Ouen, città gemellate da più di 60 anni.
A Terni la residenza avrà luogo, questa volta, in periferia: in via San Lucio, nel quartiere San Valentino, oggetto di importante riqualificazione da parte del Comune di Terni, che verrà così completata e coronata da un’opera d’arte donata dal Festival GemellArte. La residenza partirà l’11 novembre e culminerà il 21 novembre, con una cerimonia ufficiale di inaugurazione in programma per sabato 22 novembre. Anche quest’anno il murale di Terni, firmato dall’artista DACO, riceverà un’illuminazione ad hoc grazie al contributo di ASM Terni, partner tecnico del festival, e andrà a impreziosire ulteriormente l’area.
A Saint’Ouen, invece, la creazione di Marco Piantoni verrà realizzata in uno spazio situato nel quartiere “Entrée de Ville”, in Rue Carnot, limitrofa con Parigi, dal 18 al 28 novembre, con vernissage previsto sabato 29.
A spiegare il valore delle proposte è Chiara Ronchini, Direttrice artistica del Festival: “Siamo soddisfatti per tutte le candidature ricevute sia dalla Francia che dall’Italia. Anche quest’anno ci siamo trovati davanti a numerosi progetti di alto livello. Il tema dell’amore e di ciò che resta ha suscitato importanti riflessioni da parte degli artisti, ognuno dei quali ha saputo dare un’interpretazione di grande valore ed è stato davvero difficile scegliere e selezionare il vincitore. Questa ampia partecipazione ci rende orgogliosi e ci fa capire, ancora una volta, la necessità di comunicare da parte dell’arte e degli artisti. Quello che abbiamo selezionato per la parete di Terni, DACO, è un artista di grande importanza internazionale, che ha portato la sua arte nel mondo, e oggi anche a Terni avremo la sua firma. Il nostro intento è quello di dare una forte scossa emotiva a chiunque si trovi a guardare questa parete, vogliamo che il messaggio arrivi forte e chiaro, e per far questo, abbiamo necessità di qualcosa che sia maestoso, qualcosa di grande; DACO ha subito messo d’accordo ognuno di noi. La parete si trova in quartiere dove l’amore acquista ancora più valore per la sua storia e la sua identità ed è per questo che l’intervento di DACO diviene fondamentale nelle sue caratteristiche, creando un’opera-simbolo per Terni, che parli di amore, continuità e coesione, valorizzando al tempo stesso l’ambiente urbano.
L’artista selezionato per la Francia è invece Marco Piantoni: un artista concettuale, multimediale e poliedrico. Con il progetto “Ti affido al mare”, per la prima volta porta a GemellArte un lavoro di partecipazione collettiva e relazionale”.
L’AMORE COME SALVEZZA
“In un’epoca segnata da fratture sociali, guerre e crisi ambientali, GemellArte sceglie di interrogare una forza primordiale e insieme eterna: l’amore. Tema universale e al tempo stesso intimo, l’amore attraversa secoli di pensiero e di arte come il filo invisibile che tiene insieme ciò che altrimenti si dissolverebbe”, spiega Tiziana Zumbo, storica dell’arte e docente, curatrice di GemellArte in Francia. “L’edizione 2025 della manifestazione di Street Art franco-italiana, invita artisti e cittadini a riflettere su una domanda semplice e vertiginosa: cosa resta, quando tutto va in frantumi? L’amore, nella sua dimensione creatrice e salvifica, è qui inteso come atto di resistenza estetica. Come scriveva Platone nel Simposio, “l’amore genera e partorisce nella bellezza”: un movimento che dall’istinto sale verso l’idea, dalla materia alla forma, dall’ombra alla luce. Nella storia dell’arte, l’amore è stato rappresentato come desiderio, come abbandono, come sacrificio. Da Caravaggio a Banksy, dall’eros mitologico alla tenerezza contemporanea, esso non smette di farsi immagine e gesto, segno e ferita. GemellArte raccoglie questa eredità e la porta sui muri, nelle piazze, tra le persone. In questa prospettiva, le opere degli artisti invitati – che si realizzeranno tra Italia e Francia – diventano atti d’amore pubblico. ‘L’amore come salvezza‘ non è una formula romantica, ma un manifesto culturale: il tentativo di ricordare che ogni atto creativo è, in fondo, una risposta al disastro. Gli artisti Daco e Marco Piantoni affidano alla memoria collettiva un messaggio che sfida il tempo e che per entrambi coivolge la natura per uno il mare per l’altro il cielo”.
UNA SEDE STRATEGICA PER UNA NUOVA GRANDE OPERA
A spiegare l’importanza della sede scelta per l’intervento su Terni è l’Assessora alla Cultura del Comune di Terni, Michela Bordoni: “GemellArte, nel tempo, si è confermato come uno dei progetti più significativi per la nostra città: un ponte tra culture, un dialogo tra artisti e cittadini, ma soprattutto un’occasione per far nascere bellezza nei luoghi che più hanno bisogno di sentirsi parte di una comunità viva. La scelta di San Lucio come location per questa edizione non è casuale. È una scelta fortemente voluta da questa Amministrazione e dalla sottoscritta perché crediamo che la cultura debba arrivare anche – e soprattutto – lì dove serve a ricostruire senso, identità e fiducia. San Lucio è un quartiere che negli ultimi tempi è stato al centro di un importante processo di riqualificazione urbana, frutto di un lavoro condiviso tra amministrazione, uffici tecnici e cittadinanza. Portare qui Gemell’Arte significa dare continuità a quella rinascita, arricchirla di contenuto simbolico e umano, farne un laboratorio di rigenerazione culturale e sociale. L’arte pubblica, in questo contesto, diventa più di un intervento estetico: è un segno di cura, di attenzione, di presenza. È la prova che la cultura può e deve essere una leva di cambiamento reale, capace di valorizzare spazi e persone. Con questo spirito abbiamo scelto San Lucio: perché la bellezza possa farsi quotidiana, vicina, partecipata; perché un murale non sia solo un’opera, ma una storia condivisa che parla alla città intera. Ringrazio gli organizzatori di GemellArte, gli artisti che con la loro sensibilità danno forma a questa visione, e tutti coloro che hanno collaborato – dentro e fuori l’amministrazione – per rendere possibile questo incontro tra arte e comunità. È da luoghi come questo che si misura il senso più autentico del nostro impegno: fare cultura significa costruire appartenenza, rigenerare spazi e creare relazioni”.
Alessio Crisantemi, presidente di Gn Media, organizzatore del Festival, commenta: “GemellArte è ormai, a tutti gli effetti, un evento di forte richiamo e di altissimo livello nel panorama nazionale e internazionale dell’arte contemporanea. A confermarlo sono i numeri di questa edizione, con una partecipazione da record da parte degli artisti – italiani e francesi – ma anche e soprattutto la qualità degli artisti stessi, che hanno deciso di mettersi in gioco anche quest’anno. Anche il riscontro che il Festival sta avendo a livello mediatico è un importante elemento di riscotro e un valore aggiunto e concreto per le città che ospitano l’iniziativa. Oltre al fatto che il risultato della residenza è un’opera d’arte donata alla città, quindi alla collettività, che diventa valore tangibile e condiviso, sotto gli occhi di tutti, che viene ulteriormente valorizzato dall’illluminazione ad hoc realizzata dal nostro partner ASM Terni, che ringraziamo ancora una volta per il supporto”.
UN PROGETTO DI RILIEVO INTERNAZIONALE
“Credo molto in questo progetto che da ormai molti anni abbraccia varie tematiche fondamentali quali la riscoperta della cultura tramite l’arte visiva contemporanea en plein air della street art, gli scambi culturale tra giovani di due nazioni importanti come la Francia e l’Italia, l’ampliamento del bagaglio culturale che può dare a questi giovani artisti francesi e italiani una esperienza estera di giovani cittadini che si cimentano nella loro passione e arte al di fuori del loro territorio di origine e il recupero e l’abbellimento delle aree urbane al fine di migliorare la bellezza dei luoghi in cui si vive”, sottolinea Gabriele Galatioto, Console onorario di Francia in Umbria. “Per questi motivi il Consolato Onorario di Francia in Umbria ha concesso con favore il proprio patrocinio, ritenendo questi fini coerenti e fondamentali per l’esecuzione di quanto previsto nel noto Trattato del Quirinale, il più importante atto di cooperazione internazionale rafforzata firmato nel 2022dai Presidenti Sergio Mattarella ed Emmanuel Macron; per raggiungere gli obiettivi prefissati sono molto importanti anche i gemellaggi tra Città e alcune tra le più importanti azioni sono certamente gli scambi di giovani, le residenze artistiche internazionali e il coinvolgimento di Istituzioni e realtà culturali pubbliche e private ai fini di una sana collaborazione internazionale. GemellArte è indubbiamente un format d’eccellenza anche per le ricadute e gli effetti positivi generati nei territori di Terni Saint’Ouen; per questo a mio avviso sarebbe certamente un progetto replicabile anche in altri importanti gemellaggi tra Città italo/francesi”,
IL SUCCESSO DEL CINEMA FRANCESE DI GEMELLARTEOFF
Come nelle precedenti edizioni, il festival ha ospitato anche una rassegna di cinema francese, GemellArte OFF, che propone film proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano, organizzata insieme all’Institut Français Italia.
Quest’anno le proiezioni si sono svolte nelle ultime tre domeniche di ottobre, nell’ormai abituale sede della Sala dell’Orologio, all’interno del CAOS di Terni, partner della manifestazione.
Il progetto è curato dalla giornalista Sara Michelucci e da Fabrizio Borelli, regista, fotografo e autore, che hanno selezionato i film e introdotto le varie proiezioni, offrendo dei momenti di approfondimento e discussione e non solo di intrattenimento.
GLI ARTISTI E I PROGETTI DI RESIDENZA DI GEMELLARTE
DACO (pseudonimo di Damien Collignon, nato e residente a Parigi) è un artista visivo e muralista attivo da oltre vent’anni, con una formazione accademica solida: Bac in arti applicate (1999), diploma delle Beaux-Arts di Nantes e specializzazione presso l’École des Gobelins.
Il suo linguaggio artistico nasce dal graffiti e si sviluppa in una sintesi personale che combina astrazione, geometria e colore. Le sue opere si caratterizzano per uno stile dinamico e de-strutturato, influenzato dal costruttivismo russo, che fonde ritmo, energia e leggibilità visiva.
Daco ha realizzato decine di murales in Francia e all’estero — tra cui in Italia, Belgio, Germania, Panama, Portogallo, Grecia, Tanzania e Sri Lanka — per festival, enti pubblici, istituzioni culturali e progetti sociali. Le sue opere si trovano su facciate di edifici, scuole, ospedali, biblioteche e spazi pubblici, spesso frutto di collaborazioni con comunità locali e di percorsi partecipativi.
La sua poetica si fonda sull’idea che l’arte urbana sia un veicolo di dialogo e inclusione: Daco concepisce ogni intervento come un momento di scambio e co-creazione con il territorio. L’obiettivo è rendere l’arte “disponibile nella città e per la città”, in equilibrio tra estetica, contesto e messaggio sociale.
Il progetto presentato per la residenza a Terni, sul tema “L’Amour / Ce qui reste”, lo interpreta attraverso una grande composizione murale dedicata all’amore duraturo.
L’opera proposta raffigura una coppia di cigni che si fronteggiano, i cui colli si intrecciano a formare un cuore, simbolo universale dell’amore eterno e della fedeltà. Il tutto è immerso in un paesaggio urbano stilizzato, ispirato all’architettura di Terni.
Attraverso la geometria vivace e i colori della sua cifra stilistica “Graffaune”, Daco mira a creare un contrasto armonico tra il rigore delle forme e la dolcezza del soggetto, evocando insieme energia e poesia visiva. Intorno ai due cigni, elementi astratti e frammenti colorati rappresentano memoria, ricordi, resilienza e unione – metafore della forza dei legami umani che resistono al tempo e alle difficoltà.
La proposta grafica prevede un murale di grande formato su parete urbana, con l’intento di generare un impatto visivo forte ma positivo, in linea con l’identità pubblica del festival. Daco sottolinea inoltre il suo approccio partecipativo, maturato in numerose esperienze internazionali: ogni opera nasce da un dialogo con il luogo e la comunità ospitante. In questo caso, l’obiettivo è creare un’opera-simbolo per Terni, che parli di amore, continuità e coesione, valorizzando al tempo stesso l’ambiente urbano.
Marco Piantoni nasce a Terni nel 1987. Dopo gli studi in Economia, frequenta l’Accademia di Belle Arti, dove studia pittura con il Maestro Igor Borozan. Il suo percorso unisce due dimensioni – artistica e socio-economica – che confluiscono in una produzione fortemente concettuale, spesso di taglio critico e politico.
Dopo la laurea e il diploma accademico, si trasferisce in Inghilterra e Spagna, esperienze che arricchiscono il suo immaginario di influenze culturali internazionali.
Il filo rosso della sua ricerca è la riflessione sui sistemi di potere, il lavoro, la memoria e le contraddizioni della società contemporanea. La sua arte si muove tra installazione, pittura e video, unendo estetica pop e contenuto politico. Come lui stesso scrive, la sua produzione nasce da un’“educazione artistica ed economico-sociale” in cui simboli e immagini diventano strumenti di analisi e critica.
Il progetto per la sua residenza a Saint’Ouen, “Ti affido al mare” interpreta il tema proposto come un atto di memoria collettiva e partecipazione. Piantoni propone un murale interattivo e partecipativo, concepito per accogliere messaggi d’amore del pubblico, scritti direttamente sulla parete.
L’immagine centrale è una bottiglia bianca gigante, emersa dal mare e inclinata per offrire una superficie su cui chiunque può lasciare una dedica, un pensiero o un ricordo. La bottiglia diventa simbolo di comunicazione universale, custode di sentimenti che attraversano tempo e spazio – “un messaggio che sfida tempo e distanza”.
L’atto di scrivere trasforma l’opera in un monumento dinamico e collettivo all’amore, dove ogni contributo rinnova la narrazione del legame umano. Il mare, sfondo dell’opera, rappresenta la vita, la memoria e la fine, mentre la bottiglia è ricettacolo di pensieri eterni: una metafora della trasmissione e continuità del sentimento umano.
Il murale sarà realizzato con pittura acrilica e spray; la superficie della bottiglia sarà trattata per permettere la scrittura temporanea o semipermanente del pubblico. Il progetto si configura come Street Art relazionale, dove l’opera non si contempla soltanto, ma si vive e si modifica attraverso la partecipazione attiva.
L’obiettivo è riattivare il dialogo con la cittadinanza: il muro diventa un “porto emotivo”, uno spazio condiviso dove depositare frammenti di sé. Come scrive l’artista, “quello che resta” non è solo l’opera, ma l’atto della condivisione e il valore del gesto collettivo. Il progetto si inserisce pienamente nello spirito di GemellArte, fondendo arte pubblica, relazione e memoria in un’unica esperienza partecipativa.
LE COMMISSIONI ESAMINATRICI
Gli artisti sono stati selezionati da due commissioni, che possono annoverare fra loro importanti personalità del mondo della cultura e dell’arte, oltre che referenti istituzionali delle due città
protagoniste del festival.
Sul versante francese: Tiziana Zumbo Vital, storica dell’arte, curatrice di GemellArte in Francia; Paola Bassani, storica dell’arte e direttrice di ArtItalies, Presidente Association Historiens de l’Art italien; Sabrina Decanton, consigliera municipale Saint’Ouen; Laurent Machet, Architetto; Giacomo D’Andrea, storico dell’arte e ricercatore.
Sul versante italiano: Chiara Ronchini, direttrice artistica di GemellArte, curatrice e founder Crac Gallery, Coordinatrice Caos centro arti opificio terni; Alessandra D’Egidio, servizi culturali del Comune di Terni; Fabrizio Borelli, registra, fotografo e autore; Massimo Mattioli, critico d’arte e giornalista di ArtsLife; Pasquale Fameli, professore associato di storia dell’arte contemporanea all’Università di Bologna e direttore artistico della Fondazione Sabe per l’arte di Ravenna; Massimiliano Marchetti, delegato alla Cultura del Comune di Terni.
FESTIVAL GEMELLARTE, GLI ORGANIZZATORI E I PARTNER
Il Festival GemellArte è un progetto ideato dalla casa editrice Gn Media e realizzato sotto l’alto patrocinio dell’Ambasciata francese in Italia e dell’Institut français Italia.
Con il patrocinio di: Regione Umbria, Comune di Terni, Camera di Commercio dell’Umbria, CCI – Camera di Commercio Italo-francese, Istituto italiano di cultura a Parigi, CAOS – Centro arti opificio Siri, Pro Loco Marmore.
Partner dell’evento: Le Macchine Celibi, Associazione culturale X-Frame Aps, ASD Ifpa Italia.
Partner tecnici: ASM Terni, Tipolitografia Federici
 
				 
													 
				


 
								