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La “valanga” circense di Slava sta per riempire di meraviglia il Lyrick

ASSISI – “Venghino, signori, venghino”. Potrebbe essere questo l’invito di Slava, il clown russo che si ispira a Marcel Marceau, Charlie Chaplin e persino a Totò per uno tra i suoi spettacoli più affascinanti: “Slava’s SnowShow”

Nella presentazione che il direttore artistico Paolo Cardinali fece della stagione “Scopriamo le carte” promossa dall’associazione culturale ZonaFranca, era emerso quanto credesse in questa proposta che con determinazione pari all’entusiamo ha voluto portare al Lyrick di Assisi per ben cinque giorni di fila: mercoledì, giovedì e venerdì alle 20.45, sabato alle 17 e alle 20.45, domenica alle 16 e alle 19.30.  E ci credo, verrebbe da dire: Slava, pluripremiato con l’Olivier e il Time Out Award a Londra, il Drama Desk a New York, lo Stanislavskij a Mosca e il Festival Critics Award a Edimburgo, è considerato “il miglior clown del mondo”, afferma di amare “un teatro che nasce dai sogni e dalle fiabe; un teatro ricco di speranze e sogni, di desideri e di nostalgie, di mancanze e disillusioni. Un teatro che sfugge a qualsiasi definizione, all’interpretazione unica delle sue azioni e da qualsiasi tentativo di limitazione della sua libertà”.

LO SPETTACOLO

“Libero, lirico, ironico, fantasioso, divertentissimo e tenero, talvolta venato di malinconia. Lo spettacolo – si legge nella nota di presentazione – raccoglie i numeri più belli e famosi del repertorio di Slava, che per la sua arte si ispira a maestri come Leonid Engibarov, clown triste, o al raffinato Marcel Marceau, o alla delicata comicità di Charlie Chaplin. Il risultato è una serata diventa esperienza incredibile e inattesa, che lascia gli adulti pervasi di spirito bambino, che induce spettatori piccoli e grandi a divertirsi nella neve e a giocare assieme con i giganteschi palloni che invadono il teatro nel gran finale: e mai nessuno, alla fine, ha voglia di tornare a casa.

E’ una sequenza di sorprendenti magie. Una nevicata di carta che infuria su tutta la sala, enormi, leggerissimi e colorati palloni che planano sulla platea, cinque clown che danno gas a una rappresentazione poetica e candida, dispettosa e imprevedibile, gioiosa e atletica, in bilico tra happening e circo. Ma prima di questo coup de theatre, sono molti i sortilegi e le ironie che i clown regalano alla platea, invadendola talvolta, per fare qualche dispetto esilarante. Il teatro di Slava – conclude la presentazione – è amato perché riesce a tessere un mondo fatto di sogni e di fiabe in cui è impossibile non lasciarsi trasportare.

È una delle esperienze teatrali più potenti, innocenti e semplicemente belle a cui tutti possono assistere.Snowshow solletica i nostri ricordi d’infanzia e ci fa guardare alla vita con un nuovo stupore, con gli occhi spalancati e la gioia che conoscevamo da bambini”.

PAROLA DI SLAVA

“Mi piace restare a teatro quando gli spettatori sono andati, ma il luccichio luccicante dei loro sorrisi ancora indugia nell’oscurità della sala. Mi concentro sui respiri, i ritmi, i sospiri di gioia e del dolore che ancora pervadono il teatro. La notte è scesa. Tolgo il mio costume e mi strucco il viso, dico addio al mio universo ora racchiuso dal sipario abbassato del teatro. Il mio personaggio, il mio Asissai, è lì inerme che si fa guardare. Lo congedo, ma non a lungo, solo fino a domani, nell’attesa di rivivere una nuova onda di felicità in questo incredibile, meraviglioso e misterioso mondo che è il teatro. Quanto sono incredibilmente privilegiato nel poter guardare gli occhi felici di migliaia di spettatori ogni notte”.

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Prevendite: circuiti TicketItalia e TicketOne

Sito ufficiale www.teatrolyrick.com 

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