PERUGIA – L’Umbria, che all’Expo 2025 Osaka ha conquistato pubblico e critica al Padiglione Italia, traduce il successo della sua presenza con il prolungamento dell’allestimento Umbria nello sguardo curato anche dall’Accademia di Belle Arti di Perugia, che resterà esposto fino al 13 ottobre, oltre la conclusione della settimana umbra. Un allestimento che porta la firma dell’antica istituzione perugina, oggi Istituto di Alta Formazione Artistica statale sotto la direzione di Tiziana D’Acchille, accanto a quella della Galleria Nazionale dell’Umbria (GNU), grazie a un dialogo costante e proficuo tra due realtà culturali di rilievo internazionale. «L’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” – sottolinea D’Acchille – è orgogliosa di essere presente al Padiglione Umbria di Expo 2025 Osaka insieme alla Galleria Nazionale dell’Umbria, con un progetto che per la prima volta porta in Giappone la Pala del Gonfalone di Pietro Perugino, l’artista a cui è intitolata la nostra istituzione. Il progetto crea un ponte ideale tra la nascita del Rinascimento umbro e la contemporaneità, rappresentata dal lavoro formativo e creativo che l’Accademia svolge senza interruzione dal 1573. Ringrazio la Regione Umbria per aver reso possibile questa iniziativa, il Direttore della Galleria Nazionale e il professor Marco Tortoioli Ricci per il contributo scientifico e la cura della comunicazione espositiva. Questa mostra trasmette un messaggio forte: l’idea di bellezza che nel Rinascimento nasceva dall’armonia delle figure e dalla simbologia della natura, oggi si rinnova attraverso lo sguardo e la ricerca dei nostri studenti, che interpretano le categorie della bellezza contemporanea. È così che la memoria storica e quella dei luoghi dell’Umbria continuano a dialogare con il presente, alimentando la creatività e l’arte del nostro tempo».
Dai dettagli, una promozione per il territorio. «La mostra Umbria nello sguardo è un progetto – spiega il professor Marco Tortoioli Ricci, docente e coordinatore del biennio magistrale in Brand Design – che abbiamo immaginato per rappresentare la Regione Umbria all’interno del Padiglione Italia. L’idea nasce dall’osservazione e dalla scelta di un’opera di Pietro Perugino, il Confalone della Giustizia, uno dei suoi dipinti in cui, in modo singolare e realistico, compare uno sfondo paesaggistico che ritrae la città di Perugia”. Abbiamo pensato che il modo migliore per far conoscere la nostra regione ai visitatori dell’Expo fosse proprio quello di partire dai paesaggi: mostrarli così come sono stati visti e ritratti dal Perugino. Questo è particolarmente significativo perché, mentre nella maggior parte delle sue opere i paesaggi umbri appaiono idealizzati, in questo dipinto egli rappresenta Perugia come scenario reale. Nei suoi lavori, infatti, il paesaggio diventa spesso una rielaborazione interiore e stilizzata, una sorta di icona del territorio. Per questo motivo, nella mostra abbiamo scelto di riprendere ed “esplodere” piccoli dettagli di questo e di altri dipinti del Perugino conservati presso la Galleria Nazionale dell’Umbria, ingrandendoli e rendendoli protagonisti. In questo modo i visitatori possono familiarizzare con una terra e con paesaggi che, ancora oggi, se osservati dal vero, appaiono sorprendentemente simili a come il pittore li aveva immortalati oltre cinque secoli fa».