L'Agenzia delle entrate non fa sconti: Iva al 22% per le opere d’arte realizzate con stampanti in 3D

L’Agenzia delle Entrate non fa sconti alle sculture non eseguite interamente dall’artista, “create in tutto o in parte mediante l’utilizzo di procedimenti meccanici, quali stampanti 3D e software di modellazione 3D”. Questo peeché non “possono essere considerate oggetti d’arte. Pertanto, nell’ipotesi di loro cessione, esse sono soggette all’applicazione dell’aliquota IVA ordinaria del 22%, in luogo di quella agevolata del 10%”.
Questa la risposta dell’Agenzia delle Entrate all’Interpello n. 303/2020, con il quale il contribuente, in qualità di artista-scultore, chiedeva la possibilità di applicare l’aliquota IVA del 10% per la cessione di sculture progettate con l’utilizzo di software tridimensionali e il successivo impiego di stampanti 3D.

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