ASSISI- Il luogo ispira sacralità e storia: l’antica fortezza è in cima alla collina che sovrasta Assisi e il panorama che fa da sfondo è ricco di emozioni. Assisi è del resto il crocevia della pace, il luogo dove Francesco si contrappose a ogni vincolo con la cultura ufficiale per dare vita a un sogno, a un’idea, un’utopia della vita nel nome di Dio. Banksy non è un santo, ma predica con la sua arte il ribellismo alle esistenze mediocri che si adeguano al conformismo culturale. Banksy è punk, è antagonista, fa di lui stesso un segreto che vuole preservare il suo anonimato per infrangere ogni tipo di vincolo normativo: senza regole se non la regola di denunciare, stigmatizzare, ironizzare con una missione etica alta. La Rocca Maggiore, con le sue mura medievali che dominano la valle, si presta magnificamente a ospitare l’arte provocatoria di Banksy, instaurando un contrasto carico di tensione tra l’antico simbolismo francescano e il linguaggio visivo moderno dell’artista. L’allestimento, curato da Stefano Antonelli e Gianluca Marziani, è suddiviso in sezioni tematiche che raccontano la produzione di Banksy tra il 1998 e il 2010, con serigrafie originali, copertine musicali, video, poster e altro materiale raro proveniente direttamente dal suo studio. Il titolo “Peace on Earth” prende spunto da un graffito comparso a Betlemme, accompagnato dalla postilla ironica “Terms and conditions apply” — un chiaro invito a riflettere sulla pace come condizione politicizzata e fragile. Centrale nella mostra è la potente immagine della colomba con giubbotto antiproiettile e ramoscello d’ulivo, simbolo di una pace conquistata e mai scontata. Tra le opere iconiche esposte spiccano: Flower Thrower, il lanciatore di fiori — metafora di protesta pacifica; Girl with Balloon, ritratta nella sua versione originale del 2004; Bomb Hugger, con la bambina che abbraccia una bomba in segno di innocenza minacciata dalla guerra. L’accostamento tra l’arte dissacrante di Banksy e la spiritualità di Assisi induce a una riflessione sul ruolo pubblico dell’arte. Qui la critica alla violenza, al consumismo e alla crisi ambientale prende forma in immagini accessibili ma cariche di forza. I curatori evidenziano come il percorso artistico di Banksy si inserisca nel dialogo ideale con i valori francescani: sobrietà, condivisione e valore collettivo dell’opera d’arte. L’esposizione ha già registrato un grande afflusso: oltre 10.000 visitatori nei primi venti giorni di apertura, con centinaia di ingressi giornalieri da tutta Italia e anche dall’estero, segno che il binomio artista‑location è decisamente riuscito.
La fortezza purtroppo non è accessibile alle persone in carrozzina a causa della sua struttura storica. L’accesso è comunque parziale per persone con difficoltà motorie. È previsto anche un virtual tour disponibile online per garantire accessibilità culturale a tutti.
Questa mostra non è solo un’esposizione artistica, ma un potente messaggio culturale e sociale. La congiunzione tra il linguaggio visivo provocatorio di Banksy e l’atmosfera spirituale della città di San Francesco crea un’esperienza immersiva che stimola la riflessione critica su temi quali pace, giustizia, libertà e ambiente. Le oltre cento opere — molte delle quali mai esposte in Italia — offrono un raro accesso alla dimensione privata dell’artista, più intima e significativa del suo output pubblico. Consigliata a chi cerca un evento che unisca arte contemporanea, riflessione morale e ambientazione storica suggestiva.
Date: dal 16 aprile al 2 novembre 2025
Orari stagionali: dalle 10 alle 19 (o 20 in estate), con variazioni mensili
Biglietti: € 8 intero, ridotto € 6 (universitari, over 65, gruppi), gratuito per bambini sotto i 8 anni e cittadini di Assisi; ingresso combinato con altri musei da € 10.