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Le Giornate d'Autunno del Fai per riscoprirci immersi nella storia, nella cultura e nella bellezza

PERUGIA – E’ il senso dell’unità, dell’interezza, dell’armonia e della totalità cui fa riferimento il presidente Fai Andrea Carandini nel suo appello perché l’enorme patrimonio della cultura e della storia d’Italia non sia interpretato come scisso da se stessi, ma parte integrante di una visione a tutto tondo che stabilisca ponti di significato e di senso tra ambiente, paesaggio, patrimonio e… salute. Sì, la salute, è il nuovo paradigma che tutti stiamo riscoprendo come fondamentale per riconquistare la ricongiunzione dei segmenti, dei frammenti di cultura cui la nostra società liquida ci ha costretti. Questi ponti, questi link che permangono nella formazione delle nostre coscienze hanno una possibilità di collegamento tra diversi comparti mentali soltanto se riuniti in una opera di significazione o ri/significazione che non escluda senso di appartenenza e salvaguardia dell’ambiente e di tutto quello che dal passato è giunto sino a noi per indicarci la via del presente e del futuro. Con i due weekend di autunno del Fai si tenta insieme di rigettare quei ponti e sensibilizzare le moltitudini a fare quadrato intorno ai luoghi della cultura riconoscendoli come elementi vivi di quel che forma noi stessi, del patrimonio paesaggistico, di quello architettonico urbano e extraurbano riconoscendone la valenza di componenti del nostri vivere e del nostro abitare il mondo e l’ambiente. L’elemento di novità e allo stesso tempo di destabilizzazione è appunto la salute in quella concezione che ora ci vede concentrati nella salvaguardia individuale e collettiva, ma anche civica e sociale per ricominciare a intravvedere la luce in fondo al tunnel di una pandemia che tormenta oltre la nostra libertà anche i codici della vita civile, isolandoci e costringendoci a insospettirci gli uni con gli altri come apportatori potenziali o effettivi di rischi per la nostra integrità. E’ dunque in questo rito collettivo di scoperta o riscoperta dei propri riferimenti storici, culturali e ambientali – in una parola delle nostre significazioni – che il Fai tenta di reagire anche alle costrizioni del Covid.
 

 
Lo fa nel ricordo di Giulia Maria Crespi, fondatrice del Fai, ispirata da sempre alla bellezza naturale, paesaggistica, architettonica e ambientale , e con un doppio appuntamento per mille luoghi in 400 città italiane. Tornano, dunque, le Giornate di Autunno Fai (Fondo ambiente italiano) per visitare luoghi normalmente inaccessibili, poco noti o poco valorizzati del patrimonio nostrano. Dopo l’annullamento “obbligato” in primavera, causa pandemia, saranno due i fine settimana da annotarsi: si comincia il 17-18 ottobre per proseguire il 24-25 alla scoperta di storiche dimore signorili, castelli, giardini, sedi istituzionali, chiese, ma anche parchi e collezioni private di tutto il Belpaese.
L’edizione di quest’anno, con il Covid sullo sfondo, ha un significato particolare: è dedicata, come detto,  a Giulia Maria Crespi, la “signora del Fai”, scomparsa lo scorso luglio a 97 anni. Ed è proprio in suo ricordo che i Gruppi Fai Giovani scenderanno in piazza per “seminare” conoscenza e consapevolezza del patrimonio italiano. “L’idea di dedicare questa edizione a Giulia Maria Crespi – sottolinea il ministro per i beni e le attività culturali, Dario Franceschini, – ci permette di ricordare questa italiana straordinaria che tanto ha fatto per la cultura, l’ambiente e il paesaggio, ossia per ciò che rende l’Italia forte nel mondo”.
Sul fronte dell’emergenza coronavirus, le Giornate sono organizzate in modo da rispettare le misure anti Covid, incentivando le prenotazioni online (i posti sono limitati) e suddividendo le aperture per weekend (i luoghi aperti saranno diversi). “Le difficoltà che la pandemia ha portato al mondo della cultura – ricorda Franceschini – hanno colpito tutti, ma soprattutto quelle realtà come il Fai che vivono di iniziative, eventi, entrate spontanee delle persone”. A maggior ragione risultano quindi “molto importanti le prossime Giornate d’Autunno, che si svolgeranno in un momento molto difficile ma con tutte quelle misure di precauzione indispensabili nella vita di ognuno e necessarie per far andare avanti la società e le attività nelle condizioni di massima sicurezza possibile”. Largo spazio agli appuntamenti viene dato anche sul palinsesto Rai che, per l’occasione, dedica reti e testate in una maratona radiotelevisiva di sette giorni per raccontare luoghi e storie d’Italia.
In ogni caso l’esempio del Fondo può rappresentare uno stimolo più generale per guardare avanti al post Covid-19: “Con questa iniziativa – conclude Franceschini – il Fai continua a indicare un percorso che è importante seguire, soprattutto quando il turismo, passata la pandemia, tornerà più impetuoso di prima”.
 

 
UMBRIA 
 
Quest’anno le Giornate FAI d’Autunno 2020 raddoppiano su due weekend: 17 e 18 e 24 e 25 ottobre. Con una donazione di 3 euro sarà possibile prenotare la propria visita sul sito www.giornatefai.it.
Le Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria sono ad Assisi sabato 17 e domenica 18, dalle 10 alle 18 (con la durata della visita di circa due ore e mezzo) sarà visitabile il Bosco di San Francesco.
A Bettona, sabato 17 e domenica 18 ottobre, si potranno scoprire le bellezze artistiche e storiche che il borgo custodisce all’interno della cinta muraria che conserva tratti di origine etrusca.
A Perugia la Delegazione FAI di Perugia e Gruppo FAI Giovani di Perugia, sabato 17 dalle 14 alle 17 e domenica 18 dalle 10 alle 17 sarà aperto il locale Cimitero Monumentale. Decorato da artisti provenienti principalmente dall’Accademia di Belle Arti di Perugia, riflette diverse correnti artistiche dal Verismo all’Espressionismo, con prevalenza di Liberty, Art Deco ed Eclettismo.
Sempre a Perugia, per le Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria, sabato 24 dalle 14 alle 17 e domenica 25 dalle 10 alle 17, apre l’abbazia di Santa Maria di Valdiponte, imponente abbazia benedettina fondata prima dell’anno Mille.
A Città della Pieve, grazie alla delegazione FAI del Lago Trasimeno, visita in anteprima dei reperti rinvenuti durante lo scavo archeologico della tomba di “Laris Pulfnas”, al Museo Civico-Diocesano di Santa Maria dei Servi. A Doglio (Montecastello di Vibio) domenica 18 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, l’itinerario prevede una passeggiata accompagnata della durata di circa 30 minuti a vari punti di interesse. Sempre domenica 18 dalle 11 alle 15.30, con due turni di visita (per circa un’ora, si consiglia di indossare calzature sportive e abbigliamento comodo), l’Associazione Culturale Sant’Antonio da Padova apre Struginati.
A Lugnano in Teverina, per le Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria, la Delegazione Fai di Terni, Sabato 24 e domenica 25 ottobre dalle 10 alle 17 saranno visitabili l’antiquarium di Lugnano in Teverina e la villa romana di Poggio Gramignano.
Sempre a Lugnano in Teverina sarà aperto, nei due weekend in programma per le Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria, Palazzo Fargna e Teatro degli Avvaloranti a Lugnano in Teverina. Nel secondo weekend, dalle 10 alle 17, sarà visitabile il Museo Civico della Grande Guerra 1915 – 1918. L’edificio che ospita il Museo accoglie anche l’Antiquarium, che espone in larga parte materiale di scavo proveniente dalla villa di Poggio Gramignano.
A Foligno, per la sola domenica 25 ottobre, dalle 14,30 alle 18 (orario dell’ultimo ingresso) sarà visitabile la Basilica di Santa Maria Infraportas, monumento più antico e più significativo di Foligno,
Sabato 17 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, Via del Duomo: la Via degli Artisti di Todi. Visite a cura di Volontari FAI Todi, in via del Duomo, uno dei luoghi più prestigiosi di Todi, appartenente al rione Nidola.
A Castel Viscardo a Terni per le Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria c’è “Tesori nascosti: il tesoro degli Spada”, in programma sabato 24 e domenica 25 ottobre dalle 11 alle 17. Il Tesoro degli Spada è conservato in due armadi incassati nelle pareti dell’abside all’interno della Chiesa dell’Annunziata.
Nei due weekend delle Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria, il Fai di Foligno apre la Chiesa di San Salvatore di Campi di Norcia. Esistente già nel 1115 con il titolo di Pieve di S. Maria, alle dipendenze di S. Eutizio, la chiesa di San Salvatore di Campi di Norcia è una delle testimonianze più importanti del territorio della Valnerina. I tragici eventi sismici del 2016 hanno portato il crollo di gran parte dell’edificio e alla distruzione del campanile risalente al XVI secolo.
A Terni sabato 17 e domenica 18, sempre dalle 10 alle 17, la delegazione del Fai di Terni per le Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria apre villa Bianchini Riccardi.
A Gualdo Tadino, sabato 17 e domenica 18 dalle 10 alle 17.30 saranno aperti l’Eremo del Beato Angelo e laghetto dei frati.
Sempre a Gualdo Tadino, sabato 24 e domenica 25 dalle 9 alle 17, percorrendo i vicoli più suggestivi di Gualdo Tadino, Visite a cura di Volontari FAI di Gualdo Tadino.
A Badia Petroia, nei due weekend delle Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria, il Gruppo FAI di Città di Castello in collaborazione con i ragazzi della Pro Loco di Badia Petroia aprono il borgo e l’abbazia di Badia Petroia.
Tesori nascosti: i costumi del Corteo Storico di Orvieto è infine il titolo dell’appuntamento delle in programma in entrambi i weekend di Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria.

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