Le giullarate di Mistero Buffo, un classico immortale a Panicale

PANICALE – La stagione di prosa del Teatro Caporali di Panicale si chiude giovedì 21 marzo, alle 21, con Mistero Buffo il testo più famoso di Dario Fo, lo spettacolo che ha consegnato il suo nome alla storia.
Eugenio Allegri dirige con mestiere e sapienza Matthias Martelli in questa esilarante giullarata popolare che ha costituito il modello per il grande teatro di narrazione degli ultimi vent’anni. Con questo capolavoro Fo ha ripreso un genere usato dai giullari medievali per capovolgere l’ideologia trionfante del tempo dimostrandone l’infondatezza: partendo dalla lingua costruita sul suono, sulle onomatopee, sui cambi di ritmo, per arrivare a rendere giustizia a quel mondo di diseredati, di subalterni, di folli, di sognatori, di ubriachi, di sconfitti, che oggi come allora chiedono una rivincita, come recita la motivazione del Premio Nobel attribuitogli nel 1997: “A Dario Fo… perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”.
Allegri, facendo leva sulle talentuose prerogative attoriali di Matthias Martelli, ha scelto di rimanere fedele all’interpretazione di Dario Fo e alla tradizione giullaresca da lui riscoperta, mantenendo il risultato differente e distinto. “Solo così si può restituire Mistero Buffo – scrive il regista – come un classico immortale del teatro italiano: facendo rivivere il fascino attraverso un’interpretazione fedele ma allo stesso tempo il più possibile personale. Bonifacio VIII, Le Nozze di Cana, Il primo miracolo di Gesù bambino, La resurrezione di Lazzaro, sono le giullarate messe in scena restituendo l’uso del grammelot modulato sulle differenti abilità vocali dell’attore costruendo una satira nuova, che combina la corrosività delle parodie giullaresche con i temi del mondo moderno.”
Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, 075/57542222. E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.
Photo credit: Andrea Macchia
 

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