Le scuole della Valnestore puntano a diventare “bullismo free”

PANICALE Urne nere e blu nelle classi della Valnestore come contenitori di storie personali legate a episodi di bullismo.

Nelle scuole dei comuni di Panicale, Piegaro e Paciano la “Giornata contro il bullismo ed il cyberbullismo” che ricorreva ieri, 7 febbraio è stata preparata nei minimi particolari, come occasione irrinunciabile “per fare opera di sensibilizzazione tra gli alunni e cercare di favorire comportamenti che possano prevenire azioni contrarie alle regole di convivenza civile ed al rispetto per l’altro”.

Tra le iniziative vi è stata la creazione in classe di due urne, una nera e una blu. In quella nera nei giorni precedenti il 7 febbraio sono stati imbucati messaggi nei quali gli alunni liberamente ed in forma anonima hanno riportato episodi nei quali si sono sentiti vittime di prevaricazioni. In quella blu messaggi relativi a circostanze in un primo momento spiacevoli, ma che poi hanno avuto un lieto fine o hanno suggerito comportamenti positivi per arginare i fenomeni di bullismo. Nella giornata di ieri i biglietti sono stati letti in classe e utilizzati come base di partenza per riflessioni sul fenomeno.

“Siamo consapevoli – spiegano dall’Istituto comprensivo di vallata – che un’opera di prevenzione viene svolta da ogni docente in tutto il corso dell’anno. Tuttavia, in collaborazione con il “Consiglio Comunale dei Ragazzi” di Piegaro, si è ritenuto opportuno proporre delle attività volte a promuovere la riflessione e il dibattito sui fenomeni del bullismo e del cyberbullismo nelle classi delle scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie”.
Alcune attività proseguiranno nelle prossime settimane “con l’intento di non circoscrivere la riflessione ad un solo momento, ma di offrire materiali e spunti, per chi vorrà, da utilizzare anche in futuro”.
Nella giornata di ieri gli studenti si sono dedicati anche alla realizzazione di striscioni con slogan, cartelloni, palloncini, come segni esteriori per dimostrare l’intenzione dell’Istituto di lavorare per diventare #BullismoFree.

Infine, in collaborazione con la “Fondazione Carolina Picchio” e l’Associazione “Pepita Onlus” alla fine di febbraio si svolgerà un incontro per famiglie con il papà di Carolina, prima vittima di cyberbullismo in Italia.

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