Leonardo, il "Buio" si guarda dentro

Ha scelto Parigi come location per il video del suo nuovo singolo appena uscito. Lui è Leonardo Donatelli, 21 anni, ternano, in arte “Buio”.
 
Perché proprio questo nome?
“Bella domanda. Buio nasce da un mix di cose. Quando ho iniziato era un periodo, appunto, “buio” e mi sfogavo molto scrivendo, come faccio tuttora. Le cose migliori, d’altronde, vengono sempre fuori da un disagio. Da bambino entravo in camera dei miei, chiudevo tutte le finestre e le serrande, spegnevo la luce e rimanevo a pensare.  Poi ho iniziato a scrivere per gioco con gli amici e da un gioco è diventato uno sfogo; l’unico momento in cui potevo parlare liberamente, dire ció che mi pareva. E dopo un po’ ho iniziato a pubblicare le prime canzoni”.
Ti ispiri a qualcuno o ti consideri un autodidatta?
“Ascoltando musica sei per forza influenzato da qualcos’altro; l’importante poi è trovare la propria dimensione, per questo sto sperimentando molto. In realtà è che sono alla continua ricerca di me stesso e sto cercando di rendere il mio stile unico, questo è un obiettivo davvero importante”.
Come definiresti il tuo genere?
“Il mio genere ormai ha talmente tanti nomi differenti che non ci si capisce più nulla (ride ndr). In sintesi parlerei di rap/hiphop. Altri ancora lo chiamerebbero trap per la novità dei suoni, ma in realtà è sempre la stessa cosa”.
Sei soddisfatto di quello che hai fatto finora?
“In questi ultimi due anni sono uscito con vari singoli e di recente anche con alcuni video. Per ora sono soddisfatto di com’è andata.  L’importante è fare sempre un passo in avanti e nel mio piccolo ci sono sempre riuscito. Ad oggi è una delle cose che le persone mi riconoscono di più e che, onestamente, penso anche io. Ho lavorato sempre per migliorarmi, non ho pensato ad altro e mi sono fatto rispettare”.
Chi è il tuo produttore? 
“Il mio producer è Nicolò Tomassini, in arte Toma Sosa, mentre per quanto riguarda mix e mastering mi sono affidato alla Game Over Records. Per me è una casa, una famiglia ed è il posto in cui sono nato e cresciuto a livello artistico; qui è nato Buio”.
Guardando il panorama musicale umbro ci sono ragazzi su cui saresti pronto a scommettere?
“A livello regionale ci sono molti musicisti validi dal mio punto di vista. A Terni stiamo vivendo un momento particolare, di evoluzione. Ci sono giovani che valgono moltissimo ed è impressionante come il livello si sia alzato così rapidamente. Adesso ci vuole il giusto tempo e il giusto lavoro per poter fare in modo che tutti lo capiscano e non sarà facile”.
Che consiglio ti senti di dare ai tuoi colleghi?
“Penso che ognuno è libero di fare ciò che vuole, ciò che più lo fa stare bene.
Sono sempre andato avanti per la mia strada senza pensare alle opinioni altrui perché ho sempre avuto bisogno di sentirmi libero. Il mio consiglio è quindi semplicemente di fare ciò in cui si crede, ciò che piace, mettendocela tutta senza mai arrendersi, perché nulla è impossibile: volere è potere”.
Arriviamo al dunque. Il tuo nuovo singolo.
“Si chiama Tour Eiffel,  in collaborazione con D.C.j. E’ stato prodotto da Toma Sosa, la cover è stata realizzata da Francesco Miorelli che è un ragazzo di Perugia, il video da David Sciarrini, di Amelia, è già disponibile sul canale Youtube Game Over Records da venerdì 29 marzo (Provided to YouTube by TuneCore Tour Eiffel · BUIO · D.c.j ndr.)”.
Perché proprio Tour Eiffel? Com’è nata l’idea?
“Questa traccia è nata circa un anno fa. Mi trovavo in studio ed ero con altri ragazzi tra cui D.C.j. Avevo questo ritornello scritto il giorno prima e, dopo averlo registrato, abbiamo passato un’intera notte a scrivere e registrare le strofe.Abbiamo avuto subito l’impressione di aver scritto una buona traccia, ma con il passare del tempo abbiamo capito di aver fatto qualcosa di importante e di qualità. Pensando al video un amico mi ha proposto Parigi e da quel giorno in testa avevo solo quello, dovevo farlo ad ogni costo perché era ciò che volevo fare: portare qualità, novità e professionalità per migliorare ancora di più e far capire quanto io e i miei amici crediamo in quello che stiamo facendo. E’ stata  un’ esperienza bellissima anche se faticosa, sono stati due giorni veramente impegnativi e non abbiamo fatto altro che girare il video e lavorare al meglio.
Nella mia mente Tour Eiffel non poteva esistere senza quel video”.
Che voto ti daresti?
“Non sono di certo io a dover giudicare la mia canzone, è l’ascoltatore a decidere. Spero che piaccia e soprattutto che venga capita e valorizzata nel giusto modo. Per il resto ho le mie ansie ed è normalissimo, ma sono positivo perché penso di aver lavorato bene ed avercela messa tutta. La traccia sarà disponibile nei prossimi giorni anche su Spotify e tutti gli altri digital store”.
Progetti per il futuro?
“Il futuro è tutto da scoprire. La cosa certa è che farò di tutto per migliorarmi sempre di più, passo dopo passo, lavorando senza fermarmi mai”.
 

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