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Lo scrittore Paolo Giordano ospite dell’Unistranieripg parlerà di “Cosa mi hanno insegnato gli ulivi”

PERUGIA Ha scelto di regalare alla città un talk con uno scrittore che viene dall’accademia l’Università per Stranieri di Perugia, decidendo insieme allo sponsor Farchioni – di invitare nel capoluogo umbro un rappresentante dell’ultima generazione dei romanzieri scienziati: il fisico Paolo Giordano, classe 1982, che con l’opera La solitudine dei numeri primi si è aggiudicato a soli 26 anni il Premio Campiello, il Premio Strega, il premio Fiesole e il Premio Merck Serono.

Intervistato da Valerio De Cesaris, rettore della Stranieri, lo scrittore torinese, invitato a Perugia da un ateneo che proietta nel mondo il senso dell’Italia anche nella sua cifra geografica, ha scelto di raccontarvi la sua ‘scoperta’ della mediterraneità, ed in particolare degli ulivi, albero simbolo di molta parte del territorio nazionale così come di quello degli altri paesi che si affacciamo sul Mare Nostrum.

“Cosa mi hanno insegnato gli ulivi” è infatti il titolo dell’incontro pubblico con Giordano, in programma sabato 12 luglio 2025, alle ore 17:00, presso la Sala dei Notari, nel corso del quale il romanziere torinese racconterà, tra le altre esperienze che hanno fatto da prolegomeno alla sua scrittura, il rapporto sviluppato con gli ulivi al tempo dell’epidemia pugliese di Xylella, e del ruolo centrale che queste piante hanno avuto nel suo romanzo Divorare il Cielo.

Così ne scrive lui stesso:

 

“Se non avete mai visto gli ulivi secolari della Puglia, statuari nelle distese di terra rossa, è probabile che non capiate di che cosa io parli, né del perché ne stia parlando. Ma se li avete visti, se vi siete avvicinati anche una sola volta alla loro corteccia tortuosa e grigia, alle fessure e ai nodi del tronco, allora sapete che non c’è bisogno di essere dei mistici o dei fanatici dell’ecologia per accorgersi che in quegli alberi vi è qualcosa di diverso. Che sembrano senzienti, e non in modo vegetale, ma come sono senzienti gli animali”.

 

<< Le celebrazioni dei cento anni della nascita dell’Università per Stranieri di Perugia – ha detto il prof. Valerio De Cesaris nell’annunciare l’incontro pubblico con Paolo Giordano – hanno il valore e l’intento di restituire simbolicamente questa straordinaria realtà formativa alla città, e certificarne il rapporto col territorio; i perugini infattiha proseguito il rettore di Palazzo Gallengadevono sentire sempre più l’ateneo come casa propria e come luogo da frequentare in tutte le sue iniziative pubbliche. La cifra degli eventi che si snoderanno nel corso dell’estate – ha concluso – sottende una delle missioni della nostra Università: quella di affermare a livello culturale un modello formativo includente, quella di alimentare uno spazio di apertura e d’incontro>>.

L’evento è naturalmente ad ingresso libero e gratuito sino ad esaurimento posti.

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