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Lo straordinario ritorno a Norcia della Madonna del Frascaro frantumata dal sisma

NORCIA – Il precedente più noto in Umbria, conosciuto ben oltre i confini regionali e nazionali, riguarda la certosina ricostruzione delle vele crollate della Basilica di San Francesco di Assisi, dopo che l’ennesimo terremoto fece crollare parte della volta. Da allora si è capito che ogni frammento recuperato poteva essere parte di una ricostruzione possibile. Come nel caso, straordinario anch’esso, di questa Madonna del Frascaro.

Com’era: i frammenti della Madonna del Frascaro al momento del suo collocamento a Santo Chiodo
Com’è: la straordinaria ricomposizione dell’opera
in tutte le sue parti

L’operazione di ricostruzione si deve a un progetto promosso da tre Club umbri del Distretto 2090 del Rotary (Norcia, Perugia e Spoleto), realizzato in collaborazione con l’Arcidiocesi Spoleto Norcia e con la Parrocchia Concattedrale di Santa Maria di Norcia.

Si tratta di un’opera di grande valore devozionale e artistico per l’intera comunità nursina.  La preziosa e venerata statua dipinta e dorata, raffigura la Madonna in trono con il Bambino eretto sulle sue ginocchia. E’ datata nella seconda metà del secolo XVI, fu prelevata in gravissime condizioni conservative nella chiesa Sant’Antonio Abate di Frascaro, distrutta dalla scossa dell’ottobre del 2016. I numerosi frammenti furono recuperati grazie a un’attività di scavo condotta con passione e accuratezza da una task force dell’esercito italiano nel febbraio 2017, in collaborazione con  i Carabinieri del Nucleo di Tutela del Patrimonio Culturale. Trasferiti nel deposito del Santo Chiodo di Spoleto, i reperti furono poi sottoposti a un accurato intervento di messa in sicurezza.

Nel corso del 2021, con i fondi raccolti con il progetto del Mibact-ARTBONUS per il Terremoto, l’opera è stata sottoposta a restauro nel laboratorio perugino della ditta CBC- Conservazione Beni Culturali che, con la direzione tecnica della Soprintendenza ABAP dell’Umbria, ha ricomposto i frammenti e ci ha restituito l’opera in tutta la sua bellezza e ricchezza estetica.

Lo straordinario risultato ottenuto ha indotto i Club Rotary a impegnarsi per la valorizzazione della statua e, in particolare, per riportala là dov’era, curando ogni aspetto per trasferirla e allestirla in sicurezza nel Centro di Santa Maria delle Grazie di Norcia.

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