Cerca
Chiudi questo box di ricerca.

L’Opificio Sonoro presenta Musica Ricercata 2025, percorso di sette concerti in dialogo con la spiritualità umbra

PERUGIA – I due percorsi d’ascolto di questa nuova edizione del festival Musica Ricercata si snodano tra luoghi reali e i loro strumenti (le chiese del territorio con le loro acustiche e il loro patrimonio strumentale) e luoghi virtuali, evocati e ricreati dalla soundscape composition, dal suono elettronico e dalla forza dell’audiovisione. I concerti, tutti a ingresso libero, attualizzano così le istanze dei repertori storici instaurando dialoghi originali tra le più celebri pagine della musica barocca e il repertorio contemporaneo, rinnovato nelle sue
istanze identitarie, con la una forte presenza della creazione musicale e di prime assolute.
Il primo percorso presenta quattro concerti dove l’ensemble Opificio Sonoro dialoga con l’organista Adriano Falcioni.
Città di Castello (13 settembre, ore 17:00 Chiesa di San Francesco), Città della Pieve (14 settembre, ore 17:00 Cattedrale Santi Gervasio e Protasio), Giove (20 settembre, ore 19:00 Chiesa di Santa Maria Assunta) e Todi (21 settembre, ore 16:30 Chiesa SS. Annunziata): ogni concerto d’organo è una forma d’arte site specific, in cui l’imponenza e la fissità degli strumenti fa risuonare lo spazio di culto che la ospita. Musica Ricercata rende questa voce una parte viva (le composizioni storiche sono precedute da improvvisazioni
organistiche) in dialogo con la contemporaneità.
Il secondo percorso presenta tre concerti presso l’Auditorium di Santa Cecilia a Perugia, dove lo spazio già adibito a sala musicale nel periodo barocco viene abitato dall’elettronica e dalla proiezione sonora immersiva. Giovedì 25 settembre (in un doppio appuntamento alle ore 18:00 e 20:30) Nicola Cappelletti e
Nicola Frattegiani conducono un viaggio nel centro Italia con tre soundscape composition dedicate alle città di Prato, Montepulciano e Perugia, con quest’ultima in prima esecuzione assoluta. A cesello dei lavori elettronici la parte rituale, affidata ai solisti di Opificio Sonoro: dissacrante e visionaria con lo Stockhausen di “Der kleine Harlekin” e “Zungenspitzentanz”; il visibile, in contrasto con l’assoluto di Fedele e la solennità ieratica di Bach/Scarlatti. Venerdì 26, alle ore 20:30, la presenza visiva si riafferma con “Vertigine
della distanza”, sonorizzazione live per strumenti ed elettronica composta da Simone Pappalardo su video di Salvatore Insana in prima esecuzione assoluta, preceduta dal viscerale brano “Valentine”, per contrabbasso solo, di Druckman.
Il programma dettagliato è disponibile all’indirizzo www.opificiosonoro.com/projects/musica-ricercata- 2025/L’intervento è stato realizzato con il sostegno dei Fondi per il “Bando Sostegno Spettacoli dal Vivo anno 2024” “PR FESR 2021- 2027. Az. 1.3.4.– Sostegno alle imprese turistiche, di servizi per il turismo, cinematografiche, audiovisive, culturali e creative e sociali”.

Articoli correlati

Commenti