Magione ricorda il grande dialattelogo Giovanni Moretti e gli intitola una via

MAGIONE – Doveroso. Memorabili per chi ha avuto l’opportunità di assistervi, le lezioni del professor Giovanni Moretti alla Facoltà (ora dipartimento) di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia.

Il professore Giovanni Moretti

Moretti era nato a Magione nel 1927. La sua grande passione è sempre stata fin dall’inizio la ricerca e l’insegnamento: assistente ordinario prima di Filologia Romanza, poi di Storia della Lingua italiana come detto alla Facoltà di Lettere, ha insegnato Storia della Lingua italiana, e, in qualità di professore associato e ordinario, Dialettologia italiana. Moretti ha anche curato rapporti tra Università e territorio, collaborando con le istituzioni e con enti locali.

Profondamente legato alla sua terra, conoscitore e ricercatore entusiasta, furono proprio i dialetti, in particolare quelli legati alle aree lacustri italiane, ad essere al centro dei suoi studi, per la riscoperta e la salvaguardia della cultura delle acque interne italiane. Tant’è che ideò l’Alli, l’Atlante linguistico dei laghi italiani. Moretti fu anche tra i fondatori del Museo della Pesca di San Feliciano e sono numerosissimi i suoi saggi sugli aspetti sociolinguistici, etnolinguistici e storico-linguistici sia sulla regione Umbria che su tutto il territorio nazionale. Importante fu il suo anche il suo impegno civile e politico.

Così, a distanza di 18 anni dalla sua morte, ecco che ieri si è proceduto all’intitolazione di una via del centro storico di Magione, città natale a cui ha anche dedicato il famoso “Vocabolario del dialetto magionese” .

Tanti i familiari, colleghi e amici presenti ad una iniziativa che è stata anche l’occasione per ricordare alcuni momenti privati, come il rapporto con la moglie Monique Streiff Moretti nell’occasione intervistata dal giornalista Giampietro Chiodini; lavorativi, sociali  e politici. Hanno, al riguardo, portato la loro testimonianza, dopo i saluti introduttivi del sindaco Giacomo Chiodini e della presidente del Centro sociale anziani, Maria Grazia Giovagnotti, Ermanno Gambini che per lunghi anni ha lavorato a fianco del professore all’UniPgi; Gian Franco Zampetti, Claudio Marinelli, Ornero Fillanti, Elio Carlani, Luigi Bufoli e l’assessore alla Cultura Vanni Ruggeri che ha ricordato l’intitolazione del Museo della pesca allo stesso Moretti e sottolineato “l’eredità viva e proficuamente operante da lui lasciata nelle tante istituzioni culturali, prima fra tutte il Museo della pesca che Moretti contribuì in maniera determinante a costruire, e che guardano al suo esempio con immutata gratitudine”.

 

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