“Massa Martana, il borgo del dire e del fare” al primo posto nella graduatoria regionale del bando Borghi

MASSA MARTANA – Stamani, 21 febbraio, il Teatro Comunale Consortium ha alzato il suo sipario su “Massa Martana, il borgo del dire e del fare” che non è uno spettacolo ma spettacolare è a suo modo. Infatti si è preso applausi e onori poer essersi classificato al primo posto nella graduatoria regionale del bando “Borghi”, finanziato dall’Unione Europea NextGenerationEU

HANNO DETTO

Presenti alla conferenza stampa Francesco Federici, sindaco di Massa Martana, Paola Agabiti, assessore Turismo e Cultura Regione Umbria, Chiara Titani, assessore Cultura Comune di Massa Martana, Marianna Grigioni, responsabile unico di progetto, Alessandro Laporta, Project Manager di CoopCulture.

Francesco Federici: E’ con grandissimo orgoglio che oggi siamo qui a presentare questo progetto – ha dettoFederici-. Al bando hanno risposto 1800 comuni di cui solo 294 hanno vinto il bando ottenendo il finanziamento da parte del Ministero della Cultura.  Questo fa trapelare il grande lavoro che è stato fatto dal comune di Massa Martana. Oggi presentiamo il logo che dà identità a questo progetto, un brand ufficiale che verrà riportato in ogni iniziativa”. 

Chiara Titani: “Per contrastare lo spopolamento, un problema comune in tutte le piccole realtà, è utile creare spazi di comunità dove la cittadinanza possa ritrovarsi. Questo teatro ne è una dimostrazione concreta perché  è frutto di una rigenerazione e oggi rappresenta un importante tassello della vita culturale di Massa Martana. Un altro importante passo in avanti che vogliamo fare, anche attraverso questo progetto, è l’ampliamento della rete dei servizi alla cittadinanza che si lega ad un incremento dell’occupazione”. 

Paola Agabiti: “Le linee di finanziamento sfruttabili in questo momento storico sono tante ma si deve avere la capacità, come ha dimostrato il comune di Massa Martana, di presentare progetti capaci di intercettare risorse. Il problema dei nostri borghi è lo spopolamento: le pubbliche amministrazioni possono creare le condizioni per ricostruire centri di aggregazione a favore dei cittadini, utili alla valorizzazione dei nostri territori”. 

Marianna Grigioni: “Il progetto si sviluppa su 8 linee di azioni con all’interno 16 interventi articolati in 50 sotto-interventi volti alla rigenerazione, valorizzazione e gestione e del patrimonio storico artistico e della tradizioni presenti nel borgo; tutelato del patrimonio culturale; rivitalizzazione sociale e economica; rilanciato occupazione e contrasto allo spopolamento”

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