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“Metamorfosi – Il Cantico delle Creature”: la mostra di Alberto Alunni si trasferisce a Montone

MONTONE –  Realizzata in occasione degli 800 anni della creazione del Cantico, dopo il successo riscontrato a Pietralunga, la mostra itinerante dello scultore Alberto ALUNNI, curata da Chiara Lorenzetti e Lucia Montagnini, “Metamorfosi – Il Cantico delle Creature”, si prepara a una nuova tappa. A partire da sabato 9 agosto, l’esposizione si trasferisce a Montone (Pg), dove sarà ospitata nello storico chiostro di San Francesco fino al 26 ottobre 2025.

 

Opere in cammino

 

L’installazione, già molto apprezzata al suo primo apparire, si configura come un vero e proprio pellegrinaggio artistico, capace di fondere arte, natura e spiritualità. Il percorso iniziava infatti dalla Pieve de’ Saddi, luogo carico di storia e spiritualità, dove erano collocate le opere Fratello Sole e Sorella Luna. Da lì, attraverso un cammino immerso nel paesaggio umbro, i visitatori raggiungevano Pietralunga, dove le altre opere del Cantico erano esposte lungo i muri delle abitazioni del centro storico, in un dialogo poetico tra arte e architettura, tra sacro e quotidiano. Ora il trasferimento a Montone, tra uno dei “Borghi più belli d’Italia”, nell’Alta Valle del Tevere.

 

 

 

 

Una metamorfosi interiore

 

La tappa di Montone non rappresenta non solo un nuovo capitolo espositivo, ma anche un’evoluzione del progetto: il chiostro di San Francesco, con la sua atmosfera raccolta e mistica, si presta perfettamente ad accogliere le opere di Alunni, che interpretano il Cantico delle Creature di San Francesco non solo come lode alla natura, ma come richiamo alla metamorfosi interiore dell’uomo, alla sua capacità di immedesimarsi con l’universo naturale e spirituale. “Metamorfosi” continua, dunque, a essere un invito alla contemplazione e alla connessione profonda con l’ambiente, un percorso che attraversa luoghi, ma anche coscienze.

 

Il Vernissage nello storico chiostro

 

L’inaugurazione a Montone è prevista per sabato 9 agosto dalle ore 18.30 nel Chiostro di San Francesco. L’esposizione, sarà accessibile al pubblico con ingresso libero fino al 26 ottobre, e si annuncia come una delle proposte culturali più originali e significative del territorio umbro per l’estate e l’autunno 2025.

 

La ricerca di “connessioni” di Alberto ALUNNI

 

Alberto Alunni è uno scultore che ha dedicato la sua vita ad esplorare e rappresentare la natura, la materia e le trasformazioni interiori che definiscono l’essere umano. Le sue opere sono realizzate con materiali naturali, il ferro è l’elemento predominante, che col tempo è stato combinato anche con pietra e legno. Ogni scultura è un invito a fermarsi, ad osservare il mondo che ci circonda, a respirare, a riscoprire la bellezza delle cose più semplici e naturali. La sua arte si fa veicolo di riflessioni profonde sulla vita, sull’esistenza e sulla connessione tra l’Uomo e l’Ambiente. Nasce in Francia, a Nizza, l’8 gennaio 1967. Dopo il diploma si trasferisce in Italia, frequenta la facoltà di Veterinaria…ma quella non era la sua strada. Insegue la sua creatività cominciando proprio a Montone nella bottega artigiana del fabbro, dove dopo il lavoro rimane a giocare col ferro, compagno e veicolo di tutto quello che da sempre ha bisogno di esprimere. Dal 1997 partecipa a numerosissime manifestazioni del ferro battuto in tutta Italia, tra cui il campionato del Mondo di Forgiatura a Stia, Orzinuovi, Mascalucia, Veroli, Limena, Arco di Trento, Montone, Foligno, Città di Castello, Orbetello, Candelara, Guardiagrele, Pietralunga, Schio, Vittorio Veneto. Due anni dopo apre il laboratorio a Pietralunga e nel 2015 presenta la prima personale “Ad occhi aperti”, sempre a Montone, dove viene fuori la sua visione artistica, con le sculture inglobate da pannelli bianchi sui quali i visitatori interagivano scrivendo poesie e pensieri, in un dialogo diretto con le opere stesse. Un invito a rallentare, guardarsi intorno e connettersi con il mondo circostante. Nel 2016 la sua ricerca artistica si arricchisce con la mostra “Resilienza” realizzata nell’ antico carcere di Montone, dove le sculture raccontano la forza di rialzarsi dopo le difficoltà, simbolo di una resilienza che trova il proprio radicamento nelle cicatrici della vita. Il videomapping di Luca Cataldo contribuiva a trasformare lo spazio, arricchendo le opere con una narrazione visiva sul tema della resilienza. Nel 2017 con “Connessioni tra Forma, Parole e Luci” a Umbertide continua il suo viaggio sul concetto di interconnessione: realizzata in collaborazione con Mariano Tirimagni e Luca Cataldo, mescolava sculture, haiku e video mapping per un percorso immersivo che univa parole, immagini e sensazioni invitando alla riflessione sulla connessione tra arte, natura e umanità. La mostra “Genius Loci” a Citerna continua questa esplorazione, ma con una riflessione più spirituale, una visione in cui ogni elemento naturale è permeato da uno spirito divino, spingendo a riscoprire la sacralità che permea il mondo. Durante la pandemia partecipa alla mostra virtuale “Autoritratti storie di oggetti”, dove vince il primo premio, un documentario sulla sua vita e la sua arte. Nonostante le difficoltà globali Alberto continua a dialogare col pubblico, adattandosi alla nuova realtà digitale, mostrando la sua capacità di reinventarsi in tempi difficili. Nel 2022 sceglie Gubbio con il Chiostro di San Francesco per la mostra “Alchimie le forme della natura” dove esplorava il ritorno agli elementi primordiali Terra, Acqua, Aria e Fuoco, invitando a riscoprire la propria natura al di là della forma fisica, a ritornare alle origini per un’esperienza di trasformazione e purificazione: una rivoluzione interiore, che scaturisce dal ritorno a ciò che è più puro e ancestrale in noi. Nel 2024 celebra a Pietralunga 25 anni della sua carriera con la mostra “In Cammino “, dove espone le sue opere storiche dal 1998, mostrando l’evoluzione della sua ricerca, sia a livello interiore che creativo, rivelando come la sua arte abbia attraversato e accompagnato un viaggio di continua trasformazione. Nel 2025, ispirato agli 800 anni del Cantico delle Creature di San Francesco, realizzato in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Pietralunga, il percorso artistico e spirituale, “Metamorfosi il Cantico delle Creature”, con 9 sculture ispirate al Cantico a creare percorso a partire dalla suggestiva Pieve de Saddi luogo francescano per eccellenza, snodandosi per le vie del paese fino ad arrivare alla sua ultima scultura posizionata sull’antico portale romanico. Montone è l’ultimo approdo. Per ora.

 

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