Mostra “Duilio Cambellotti. Infiniti mondi” al Museo del vino di Torgiano

TORGIANOSabato 25 novembre, ore 17.30, al MUVIT Museo del Vino di Torgiano, si inaugurerà la mostra “Duilio Cambellotti. Infiniti mondi” a cura di Maria Grazia Marchetti Lungarotti e Francesco Tetro.  

L’esposizione, che si potrà visitare fino all’1 marzo 2024,  si snoda attraverso 61 opere, tra scultura, arte grafica e medaglistica, realizzate dall’artista romano tra il 1898-99 e la fine degli anni Cinquanta, a testimoniare la poliedricità dell’artista artigiano. Le opere sono integrate da un gruppo di stoffe tessili del XIX-XX secolo collezionate dal Maestro, attento e aperto al fascino dell’arte tessile orientale.

LA CURATRICE

Maria Grazia Marchetti Lungarotti afferma: “Ricordo ancora un pomeriggio di sole, a Roma, a Valle Giulia, dove, nell’entrare alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, mi accolse la Fonte della palude di Duilio Cambellotti: la forza che il bronzo emanava mi fece intuire la grandezza dell’Artista e mi accese il desiderio di approfondirne la conoscenza. Avviai le mie ricerche che mi portarono all’incontro con Francesco Tetro, analitico studioso del cammino e dell’intera e articolata opera di Cambellotti. Oggi, a distanza di tanti anni, progettare e curare questa mostra con Tetro mi riporta a quei tempi. Evidenti sono le affinità elettive per una poliedricità di settori in molti dei quali mi ritrovo: poliedricità che in Cambellotti si esprime in termini di sintesi e funzionalità e che in campo museografico, al MUVIT, trova ampio riscontro nella pluralità di settori che ho affrontato. Ringrazio Tetro per avermelo permesso”.

L’ARTISTA

Duilio Cambellotti (Roma, 10 maggio 1876 – Roma, 31 gennaio 1960) è stato un artista italiano, di arti grafiche e di arti visive. Si accostò inizialmente all’Art Nouveau, accogliendone però gli aspetti prettamente originari e pionieristici espressi dalle idee di William Morris, per poi avvicinarsi al futurismo. Egli, come Morris, vide nell’arte una finalità sociale, globale, moralistica, pedagogica al fine di renderla fruibile a tutti e, come il “maestro”, divenne l’esempio lampante di artista-artigiano per eccellenza. Per questo motivo viene, a ragione, considerato uno degli esempi più validi in Italia dell’Art Nouveau, che ha caratterizzato l’Europa tra la fine del XIX secolo e l’inizio del successivo[1]. Cambellotti infatti fu incisore, xilografo, pittore, scenografo, architetto, decoratore, arredatore, designer, grafico, cartellonista pubblicitario, progettista di suppellettili, oggettistica e componenti d’arredo, scultore, ceramista e illustratore.

LE OPERE

 

I temi prediletti esposti a Torgiano, selezionati dai curatori della mostra e che l’artista affronta nel corso della sua ampia attività, tra la fine dell’Ottocento e i primi cinquant’anni del Novecento, spaziano dalle arti decorative ceramiche e bronzee alla grafica degli ex libris, dalla pubblicità commerciale a quella teatrale, dall’interesse per il dinamismo, dai bozzetti per il manifesto della Balilla dell’Impero alla medaglistica, dai progetti di fontane – posto d’onore occupano in questo senso la Fontana dei boccali (maiolica) e la Fonte della palude (bozzetto in bronzo) delle collezioni Lungarotti – al tema arboreo che riproduce anche in pittura: dal decoro di pesci e spine di grano di oggetti funzionali al pasto al tema pacifista. Ed ancora, il mito arcaico del buttero cavalcante interpretato, la propaganda degli interventi di bonifica delle pianure costiere italiane, il tema del viaggio verso l’ignoto, la decorazione degli edifici sacri fino al premio “Spiga Cambellotti” per l’arte cartellonistica cinematografica che da lui desume il nome.

I tessili, collezionati dall’artista tra la fine dell’Ottocento e i primi anni Trenta a partire dal suo viaggio a Costantinopoli, rivestono un ruolo peculiare, un’appendice inedita che ben si sposa con l’artigianato tessile presente nelle sale del MUVIT. Materiali, tecniche e decori che Cambellotti mutua dalle suggestioni che riceve dalla ‘Citta d’Oro’ e che sono stati donati all’archivio Duilio Cambellotti dai figli Adriano e Lucio.

LA CURATRICE

A proposito dell’iniziativa, Maria Grazia Marchetti Lungarotti afferma: “Ricordo ancora un pomeriggio di sole, a Roma, a Valle Giulia, dove, nell’entrare alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, mi accolse la Fonte della palude di Duilio Cambellotti: la forza che il bronzo emanava mi fece intuire la grandezza dell’Artista e mi accese il desiderio di approfondirne la conoscenza. Avviai le mie ricerche che mi portarono all’incontro con Francesco Tetro, analitico studioso del cammino e dell’intera e articolata opera di Cambellotti. Oggi, a distanza di tanti anni, progettare e curare questa mostra con Tetro mi riporta a quei tempi. Evidenti sono le affinità elettive per una poliedricità di settori in molti dei quali mi ritrovo: poliedricità che in Cambellotti si esprime in termini di sintesi e funzionalità e che in campo museografico, al MUVIT, trova ampio riscontro nella pluralità di settori che ho affrontato. Ringrazio Tetro per avermelo permesso”.

NOTIZIE UTILI

titolo mostra: “Duilio Cambellotti. Infiniti mondi”

sede: MUVIT Museo del Vino – Corso Vittorio Emanuele II, 31 – Torgiano (PG)

durata: 26 novembre 2023 – 1 marzo 2024

inaugurazione: sabato 25 novembre, ore 17.30

orari: dal martedì alla domenica, 10-13 e 15-17

ingresso: la mostra è inclusa nel biglietto del Museo. Biglietto intero € 7,00 – ridotto € 5,00 – ridotto scuole € 4,00

info e prenotazioni: tel. 075 9880200 – prenotazionimusei@lungarotti.it

https://www.muvit.it/  – www.torgianowinter.it

catalogo: Futura Libri Editore – prezzo promozionale in mostra  € 25

L’esposizione è organizzata dalla Fondazione Lungarotti in collaborazione con Archivio del XX secolo di Latina, Archivio dell’Opera Duilio Cambellotti, Galleria Russo di Roma, con il sostegno della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura.

 

 

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