CAPODACQUA – Quando musica e bellezza incontrano il sociale e la disabilità. È accaduto a Capodacqua, borgo del Comune di Foligno, dove venerdì 5 è andato in scena un evento speciale, una serata a dir poco magica che ha richiamato nella splendida Torre dei Trinci – gioiello mozzafiato di storia, arte e cultura – un pubblico folto e entusiasta.
Un invito firmato Associazione Capodacqua che al traguardo dei 50 anni dalla fondazione ha voluto proporre nell’ambito della settima edizione della rassegna “Musica all’Altezza” – direttore artistico il M° Massimo Santostefano – un appuntamento capace di parlare il linguaggio dell’inclusione e della solidarietà. Così dall’incontro con il progetto “Musica per il Sociale”, ideato nel 2015 dal tenore veneto Francesco Grollo in collaborazione con Giovanni Ministeri (Sindaco del Comune di Cimadolmo-Treviso, è nato un concerto dal fascino straordinario, gioioso, appassionato e appassionante – ingresso libero – che ha coinvolto tutti, nessuno escluso. “Musica per il Sociale – ha esordito Grollo – ha una precisa missione: rendere fruibili e accessibili gli eventi musicali alle persone con disabilità affinché si sentano parte fondamentale delle comunità. Girando l’Italia con le nostre iniziative, vediamo come la grande musica riesca a portare ovunque gioia e speranza, soprattutto a quanti vivono la difficile condizione di una qualsiasi tipologia di disabilità e/o difficoltà”.
E così è avvenuto, perché all’ombra della Torre sedevano in platea anche i rappresentati dell’Associazione Italiana Persone Down, gli ospiti della Casa di riposo “Casa Serena” di Capodacqua, quelli del Centro “Il Melograno” e della Comunità “La Stella del Mattino”. Godibilissimo il concerto che ha visto in scena con il tenore Francesco Grollo, il pianista Antonio Camponogara e i violoncellisti Alberto e Enrico Barbaro dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, protagonisti di un programma accattivante e brioso che da Vivaldi, Bach e da celebri brani d’opera, è poi approdato a Caruso e ai grandi classici della canzone italiana, come O Sole mio, cantata dal tenore con il coro dal pubblico.
Fino a un’applauditissima sorpresa. Dalla fisarmonica di Massimo Santostefano è arrivato il tributo alla più celebre personalità di Capodacqua, il M° Luciano Fancelli, compositore e fisarmonicista di fama internazionale, morto a soli 24 anni nel 1953 – presente in platea una discendente -, di cui Capodacqua attende da anni l’apertura di un Centro di Documentazione. Emozionato e riconoscente l’intervento del presidente dell’Associazione Capodacqua Giacomo Alessandri. “Ringrazio il tenore Francesco Grollo e i musicisti per questa commovente vicinanza alla comunità di Capodacqua che li accoglie sempre con orgoglio e ammirazione. Ma voglio esprimere la mia gratitudine anche ai proprietari di questo luogo meraviglioso di cui andiamo tutti molto fieri. Grazie per aprirci sempre le porte e dare spazio alle nostre iniziative”.