Nasce la rete delle associazioni che si occupano di oncologia in Umbria

PERUGIA – Domani, mercoledì 10 febbraio alle ore 11, nella Sala Falcone Borsellino del palazzo della Provincia di Perugia, si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto “Insieme! Umbria contro il cancro“. Sarà possibile seguire la conferenza stampa anche in modalità remota. https://www.cesvolumbria.org/news/insieme-umbria-contro-il-cancro

IL PROGETTO

CHI SIAMO

Le associazioni che si occupano di oncologia in Umbria hanno sentito la necessità di riunirsi in una rete, “INSIEME! Umbria contro il cancro”
– per poter essere ancor più di supporto ai pazienti e alle loro famiglie,
per poter esercitare il ruolo di rappresentanza dei propri associati, volontari e simpatizzanti,
spesso malati e quindi soggetti ancor più deboli, al fine di contribuire al bene collettivo e arrestare una situazione di criticità che la sanità dell’Umbria non può e non deve accettare.
Siamo soggetti che volontariamente si sono messi al servizio di una situazione di vita, quella della malattia oncologica, accompagnata da una complessa ed articolata serie di bisogni, e la diversità di storia, esperienze e competenze che rappresentiamo, costituiscono un valore aggiunto ed un valido presupposto per un sempre migliore approccio ai bisogni di coloro che rappresentiamo.
L’attuale situazione di emergenza per il Covid-19, ha dimensioni ed effetti di grandissima complessità e rilevanza. La nostra sensibilità a questi effetti nell’ambito del vissuto che accompagna la malattia oncologica ci ha spinto con maggiore consapevolezza a confrontarci e a decidere di mettere insieme con convinzione le esperienze delle singole associazioni.

LE FINALITA’ 

Questo progetto, si svolgerà all’interno della Rete Oncologica Regionale (ROR), e vuole essere un osservatorio propositivo che pubblicherà ogni 3/6 mesi la realtà della Sanità Umbra, con particolare riferimento ai settori di interesse delle associazioni facente parte di INSIEME! Umbria contro il cancro, con un punto di vista interno alle dinamiche ospedaliere e del territorio. Intendiamo svolgere un’azione di aiuto per chi, medici e personale sanitario, ogni giorno si prodiga per garantire cure e assistenza, ma anche appoggio per trasferire ai pazienti novità e innovazione, un’accoglienza volontaria all’interno della rete oncologica regionale. Questa iniziativa è ispirata ai principi di accoglienza, partecipazione, condivisione con chi ogni giorno fa sanità pubblica e cura i malati, i quali rappresentano per le Associazioni interlocutori privilegiati… sarà questo e altro ancora.

La prima fase del progetto prevede la presentazione del presente documento alle Istituzioni competenti in materia sanitaria e alla opinione pubblica. Ad oggi, la nostra prima dichiarazione congiunta e condivisa ,che ci spinge a questo progetto, è la fotografia della preoccupante situazione attuale dell’oncologia. Situazione che, a causa del perdurare della pandemia, ha rallentato e aggravato un quadro in alcune realtà già critico.

A monte rimane la grave carenza di medici e personale sanitario, a cui si aggiunge una carenza di spazi specifici di accoglienza che costringono i pazienti ad aspettare a volte lungo i corridoi o le scale per poter effettuare il trattamento chemioterapico, con attese improponibili (anche oltre le 5 ore). Questa situazione, percepita più fortemente in alcune realtà piuttosto che in altre, rende estremamente difficoltoso prendere in carico nuovi malati, oltre a quelli già in cura, a fronte di una richiesta purtroppo in continuo aumento.

La situazione è inoltre aggravata da carenze nelle attività sanitarie inerenti la malattia: diagnostica per immagini, interventi chirurgici e molto altro. Troppo spesso non si riesce a dare risposte in tempi rapidi e compatibili con le esigenze diagnostiche e terapeutiche del paziente, per fare un esempio, in fase di stadiazione, che sovente viene effettuata in 2 o 3 mesi. Tutto ciò determina un continuo rinvio per il paziente, già provato psicologicamente e fisicamente, che a volte decide di rivolgersi fuori regione. La fondamentale Rete Oncologica, già operante con enormi difficoltà per svariate ragioni, oggi a causa del Covid, è ancor di più in fase di stasi con gravi ripercussioni sul percorso diagnostico e terapeutico multidisciplinare, essenziale in tutti i protocolli vigenti, per un approccio corretto ed efficiente al malato oncologico.

Il Registro Tumori, strumento necessario e fondamentale per una programmazione oncologica, è bloccato da diversi anni, per mancanza di contributi. La strumentazione diagnostica è in molte realtà obsoleta, e a tutt’oggi manca un linguaggio informatico unico per far comunicare territorio e aziende ospedaliere.

Questi sono alcuni dei temi sui quali “INSIEME! l’Umbria contro il cancro”, intende operare con un unico obiettivo finale: il miglioramento del servizio sanitario umbro, in tutto il suo percorso oncologico dalla diagnosi alle cure palliative, che grazie alla collaborazione indispensabile tra le associazioni del territorio e le Autorità preposte, può essere messo in condizione di rispondere in modo adeguato e tempestivo ai bisogni crescenti e diversificati del paziente.

 

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