ORVIETO – Si chiama Umbriache, ed è un nome che è tutto in programma. E’ la prima edizione di un format realizzato a suon di bottifglie di buon vino e tanto altro che si è svolto nei sotterranei del Grand Hotel di Orvieto in piena Umbria Jazz, organizzato dalla Strada dei Vini Etrusco Romana e che si basa su “degustazioni teatralizzate” di vita quotidiana ispirate da un libro “Le Umbriache”, per l’appunto, che raccoglie ricette, ingredienti e segreti delle famiglie tramandate da generazione in generazioni.

Protagonisti: i vini, i cibi proposti da Angelo Spanetta cuoco per passione e dai produttori a km zero, visite guidate con un bus elettrico e audioguida, l’artigianalità, del riuso, del lavoro etico e sociale, un’attività sartoriale di alto livello della cooperativa sociale MIR che insieme ai detenuti realizzano manufatti pregevoli.


