Next Generation Eu-Recovery Plan: come ti rivoluziono il Perugino

PERUGIA – Il luogo che vedete nella foto di copertina è senza dubbio ameno ma non è stato scelto solo per questo. In realtà simboleggia il nuovo corso che si appresta a intraprendere il territorio Perugino che va dal Trasimeno a Corciano, da Deruta e Torgiano e naturalmente Perugia. La location è quella della Torre del mulino di Pretola, alle porte del capoluogo. E’ stata scelta perché proprio qui è stato previsto uno degli interventi più innovativi di cui parleremo più avanti.

Sempre per restare alla foto scattata alla presentazione di stamani, sono presenti il sindaco di Perugia Andrea Romizi, insieme all’assessore allo Sviluppo Economico, Marketing Territoriale e Perugia digitale Gabriele Giottoli, il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliviero, i sindaci di Corciano, Cristian Betti, di Torgiano Eridano Liberti e Castiglione del Lago Matteo Burico, il presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno e sindaco di Panicale Giulio Cherubini e l’ingegnere Paolo Belardi dell’Università di Perugia.

Di seguito, divisi per capitoli d’intervento, la relazione punto per punto dei progetti che l 16 marzo scorso sono stati presentati alla Regione da Comune di Perugia, Unione dei Comuni del Trasimeno, Comuni di Corciano, Deruta e Torgiano e UniPg per l’utilizzo dei fondi del Next Generation EU-Recovery Plan.

DIGITALE E INNOVAZIONE

La ripresa della città di Perugia, così come del resto del Paese e dell’Europa, non potrà prescindere dalla rivoluzione digitale e dall’innovazione tecnologica, andando a completare il percorso già avviato verso una Perugia sempre più Smart e intelligente. Tra le azioni senz’altro più innovative vi è quella denominata Umbria Twin, che punta a cambiare il modo di vivere e interagire con il territorio, la sua storia, il paesaggio, attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative (realtà aumentata), nell’ottica, per esempio, di un turismo più consapevole e sostenibile. Da sottolineare anche la realizzazione della piattaforma no profit Social Smart City, per favorire l’interazione tra imprese e cittadini, soprattutto quelli più fragili, per lo scambio di beni e servizi di prossimità, quale strumento per creare crescita economica e allo stesso tempo inclusione sociale.

Digitale e innovazione anche per un nuovo modo di fruire la Cultura, attraverso la creazione di vero e proprio Distretto della Cultura nel centro storico di Perugia, dalla Rocca Paolina a piazza Matteotti, fino ai Giardini del Frontone e all’Orto Botanico, passando per Corso Cavour e Borgo XX Giugno, con molte delle più note eccellenze artistiche e architettoniche del capoluogo, che così avrebbero una caratterizzazione specifica e una fruibilità condivisa. A proposito di monumenti cittadini, tra gli interventi più significativi vi è anche quello riguardante la Rocca Paolina, finalizzato a farne un’area interamente dedicata all’accoglienza, ai servizi turistici innovativi e di promozione del territorio.

Tra i progetti più interessanti vi è, senza dubbio, quello che vede i comuni di Perugia, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Corciano, Deruta, Magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Torgiano e Tuoro sul Trasimeno dotarsi di un sistema di sensoristica condivisa, basata su droni, per la raccolta dati e il monitoraggio del territorio (ad esempio per il traffico, il monitoraggio ambientale, la sicurezza e la protezione civile).

RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA 

A testimonianza della forte condivisione di intenti e della volontà di fare rete tra i diversi comuni, che caratterizza Next Generation, il primo degli interventi previsti in questo ambito riguarda l’uso delle acque del Chiascio per far fronte alle emergenze idriche del Lago Trasimeno, con significativi risvolti non solo sul territorio e l’ambiente, ma anche sul turismo, l’economia e la salubrità dell’area. Di acqua in acqua, dal Trasimeno al Tevere, un ulteriore intervento prevede la valorizzazione del Parco fluviale, anche in questo caso con significativi risultati sia dal punto di vista ambientale, che anche economico, turistico e sociale. Si prevede, ad esempio, il recupero monumentale e funzionale delle antiche strutture lungo il fiume, come il vecchio mulino di Pretola, con la ristrutturazione della quattrocentesca Torre civica e la realizzazione della centrale idroelettrica, per un rinnovato sfruttamento delle acque del Tevere stesso. Particolarmente significativo per il futuro della città l’intervento che prevede la realizzazione di 23 comunità energetiche, in collaborazione con le locali Proloco del Perugino, al fine di implementare sistemi energetico-ambientali sostenibili ed efficienti a beneficio delle comunità locali. Infine, la previsione del Catasto del Verde pubblico, quale strumento di informazione sul numero, la tipologia e la salute delle specie arboree in ambito urbano, preliminare a qualsiasi adeguata politica del Verde.

MOBILITÀ

In linea con quanto già inserito del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, l’amministrazione comunale punta su sistemi di mobilità innovativi e rispettosi dell’ambiente, in un’ottica non solo cittadina ma anche sovracomunale. A questo proposito, le tre grandi sfide che Perugia deve affrontare nel prossimo futuro riguardano, soprattutto, la definizione del tracciato definitivo del raddoppio della Orte Falconara nel tratto Foligno – Fossato di Vico, la riattivazione della linea FCU nella parte meridionale Ponte San Giovanni – Terni nonché la definizione della nuova flotta del materiale rotabile. Sul primo tema la posizione del Comune di Perugia è chiara: il raddoppio deve privilegiare un tracciato che possa coinvolgere l’unico aeroporto regionale dell’Umbria, che verrebbe quindi a trovarsi direttamente sulla direttrice verso la capitale, potendosi così candidare a diventare il terzo aeroporto di Roma. Sul secondo tema la proposta è quella di specializzare almeno il tratto nord della linea ex FCU alla modalità tramviaria. Tra le altre azioni, il Comune di Perugia, assieme all’Unione dei comuni del Trasimeno, propone anche la realizzazione, in attuazione del vigente Piano di Bacino della Provincia di Perugia, della linea Metrobus Perugia – Tavernelle, per tutte le destinazioni del territorio regionale a sud del lago Trasimeno fino a Chiusi.

ISTRUZIONE

Per quanto riguarda l’Università degli Studi, la progettualità di Next Generation EU-Recovery Plan parte da una nuova visione dell’Ateneo e della sua interazione con la città, attraverso poli di specializzazione, individuabili e specifici. Accanto al Rettorato si avrà, dunque, il Polo Agraria – Veterinaria nell’area di Borgo XX Giugno/via Roma, il Polo Biotecnologico in via del Giochetto, il Polo Conca e il Polo Centro Storico, con la presenza delle facoltà umanistiche, quello di Medicina e Chirurgia nell’area dell’ospedale e, infine, il Polo scientifico/Politecnico nella zona di Santa Lucia e il Polo Sportivo/Ricreativo nella zona di via Tuderte. I progetti prevedono la valorizzazione e l’ammodernamento dei palazzi storici, ma anche la realizzazione di infrastrutture che favoriscano la connessione tra i suddetti poli e le diverse aree della città, favorendone la fruizione da parte degli studenti. In una città che guarda al futuro non possono mancare progettualità per combattere la povertà educativa e lo sviluppo di metodologie pedagogiche al passo con i tempi e l’evoluzione della società sia nelle scuole comunali che nell’ambito di progetti più ampi, che coinvolgono diversi attori.

SOCIALE E SALUTE

Inclusione e coesione sociale rappresentano due dei temi fondamentali per le sfide future. Le azioni previste da Next Generation sono fortemente integrate con le politiche urbanistiche, culturali, dell’ambiente, e della salute, e prevedono una forte collaborazione interistituzionale e un altrettanto importante coinvolgimento di attori sociali e realtà del Terzo Settore. Oltre al Progetto Pinqua, recentemente illustrato, Perugia Innova è l’intervento che si propone di favorire opportunità di lavoro attraverso la creazione di iniziative di micro-autoimprenditorialità, favorendo la condivisioni di servizi, spazi e tecnologie, nonché attraverso forme di sviluppo delle competenze e di reti.

Sul piano della salute si prevedono, infine, interventi di teleassistenza e telemedicina, in collaborazione con il servizio socio-sanitario territoriale, al fine anche di poter pianificare interventi mirati soprattutto nei confronti dei soggetti più fragili della comunità cittadina.

Per chi volesse, il documento consegnato alla Regione dell’Umbria è disponibile al link next-generation

Articoli correlati

Commenti

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com