SPOLETO – Osservare e comprendere spronava Albert Einstein. Dal 2005 la Commissione
Europea promuove ogni anno un’iniziativa volta a far conoscere, in tutti i paesi
europei e in 116 città italiane contemporaneamente, la ricerca scientifica. Al terzo
anno consecutivo, l’Istituto “Sansi-Leonardi-Volta”, sede del Liceo Scientifico in via
Visso a Spoleto, ha aderito ieri sera, 27 settembre, alla Notte dei Ricercatori.
Gli studenti, già ricercatori giovani, a partire dalle ore 21 fino alla mezzanotte hanno
accolto genitori e cittadini, tra appassionati e curiosi, nella loro scuola guidandoli alla
scoperta di tre percorsi tematici: blu per la Fisica, verde per le Scienze Naturali e
rosso per la Matematica, arricchiti di esperimenti e brevi lezioni tra biotecnologie,
psicologia, lingue, riflessioni filosofiche e ambientali. Una parentesi non meno
importante è stata dedicata alla Costituzione e alla storia contemporanea con “100
passi nell’articolo 9”, laboratorio nel ricordo di Peppino Impastato diretto dagli
studenti che hanno frequentato il Corso propedeutico in Giornalismo “Walter
Tobagi” e la cui attività poteva rientrare per attinenza negli argomenti proposti dal
Festival FREE WOR(L)D per la Libertà di Espressione da poco presentato in città.
Un liceo aperto a partire dal dopo cena che diventa “agenzia di educazione” a tutto
tondo dove ragazzi di tutte le classi si incontrano, si scambiano esperienze e studi, si
aiutano: accade così con naturalezza che anche chi per qualunque motivo si trova
indietro riesce a trovare un proprio spazio all’interno della struttura socio-scolastica,
aumentandone senso di responsabilità e sicurezza di sé. Con la collaborazione degli
studenti che hanno messo a disposizione il proprio tempo e il proprio impegno e
grazie a professori appassionati e motivati che li hanno saputi guidare
nell’organizzazione davvero celere, ieri sera è stato possibile creare un approccio
diverso e più inclusivo nei confronti del sistema scuola. Quasi un’appartenenza al
“tutti” e al “noi” dimenticato. Nell’obiettivo della ricerca scientifica ecco allora che la
didattica riesce a fornire gli strumenti per dare a questi giovani ricercatori il senso
critico per pensare in autonomia e la possibilità di saper scegliere con cognizione. Il
passo sembra essere stato fatto.