“Oggetti smarriti. Piccolo catalogo delle cose perdute”: Giorgio Maimone e Luca Pollini ci dicono come è cambiata la nostra vita

MILANO – Guardatevi intorno: come è cambiata la vostra città? Cosa è scomparso alla vostra vista? E anche a casa: quanti oggetti di uso comune non fanno più parte della vostra quotidianità? E attenzione, non occorre aver superato abbondantemente gli “anta” per notare tante differenze, perché anche se si appartiene alla fascia degli “enta” o degli “enti” si possono cogliere le mutazioni irreversibili. Se volete capirne di più, basta leggere il nuovo libro di Giorgio Maimone e Luca Pollini “Oggetti smarriti. Piccolo catalogo delle cose perdute”.


Vi hanno tolto i vespasiani? Le cabine telefoniche? I benzinai sono sempre di meno? È in atto nelle grandi città l’invasione dei monopattini che sembravano morti e defunti? Nei bar i flipper hanno dovuto lasciare il posto alle maledette slot machine? I singoli cinema hanno chiuso e ci sono solo multisala? E’ un’osservazione a tutto tondo quella che Giorgio Maimone e Luca Pollini compiono in questo libro pubblicato da Morellini Editore, che racconta qualcosa di insolito che tuttavia è sotto gli occhi di tutti: “Il nostro è un piccolo catalogo degli oggetti smarriti, che non vuole essere esaustivo, ma che cerca di abbracciare il mondo infinito delle cose perdute; un campo, questo, che irguarda tanto il design, quanto gli studi sociali e il costume – spiegano i due autori – la cultura materiale ormai fa più storia della Storia e non esiste Storia senza memoria: come due Indiana Jones, archeologi di un recente passato, ci aggiriamo nel nostro ambiente quotidiano per fare sì che ci si accorga che la lista dei ‘carissimi estinti’ si sta allungando momento per momento e che di pari passo qualcosa nella nostra vita sta cambiando”.
E sì, proprio “carissimi estinti” ma non solo: centodue schede per altrettanti oggetti, divisi in “cari estinti”, “a fine corsa” e “resuscitati” e una sezione dedicata alle professioni a rischio, per scoprire, come in ogni giallo che si rispetti, chi sia il colpevole di queste sparizioni, con la consapevolezza, però, che per ogni carriera che finisce ce n’è una pronta ad iniziare.
Prima c’erano le musicassette e i vinili, poi i cd e gli iPod; ora i 33 giri tornano alla ribalta e degli altri non c’è più traccia. Prima c’erano i trenini e gli schettini, poi il Tamagotchi e il Pong; ora i videogame lo fanno da padrone anche se i giochi da tavolo non si danno per vinti. Ogni nuovo oggetto sostituisce qualcosa che c’era in precedenza, rendendoci la vita più facile. Ma quali sono le invenzioni che hanno mandato in pensione tutto quello che abbiamo usato per anni? E, soprattutto, cosa è davvero scomparso, cosa sta per essere lasciato da parte e cosa, invece, sta vivendo una seconda giovinezza? A queste domande rispondono, con sagacia e una punta di ironia Maimone e Pollini.


Proprio quest’ultimo, giornalista milanese, è peraltro l’autore del libro “Immortali. Storia e gloria di oggetti leggendari” in cui c’è un pizzico di Umbria: il Bacio Perugina. Partendo anche in quel caso da un interrogativo: quanti oggetti utilizziamo, guardiamo e acquistiamo quotidianamente? Azioni che il più delle volte si compiono meccanicamente, anche sulla scorta di una vera e propria “fidelizzazione” nei confronti del prodotto preferito, di cui da tempo abbiamo ben presente oltre al contenuto anche la veste. Già, proprio la veste, quella che ci fa andare a colpo sicuro quando lo preleviamo dallo scaffale. Un’immagine che nel corso degli anni magari non è mai cambiata, sull’onda lunga del successo in termini di marketing. Ci avete mai pensato?
Giorgio Maimone. Giornalista, teatrante, direttore di radio, critico musicale, autore di programmi tv; è nella giuria delle Targhe Tenco. In coppia con Erica Arosio ha pubblicato una serie di gialli con protagonista Greta e Marlon. E’ in arrivo il loro prossimo volume. Per Morellini Editore ha pubblicato, sempre Erica Arosio, “A rincorrere il vento – ’68: il B-Side” (2018) e ha partecipato ai tre volumi “Delitti di lago” (2015-17) e alla raccolta “Lettere alla madre” (2018).
Luca Pollini. Cresciuto nella Milano degli anni Settanta, Luca Pollini unisce all’attività di giornalista quella di saggista e autore. Ha pubblicato, tra gli altri, I Settanta, gli anni che cambiarono l’Italia; Gli Ottanta, l’Italia tra evasione e illusione; Hippie, la rivoluzione mancata; Musica leggera. Anni di piombo; Amore e rivolta a tempo di rock; Ribelli in discoteca; Immortali: storia e gloria di oggetti leggendari; Restare in Vietnam: dalla parte del nemico. Per il teatro ha scritto lo spettacolo Ci hanno rubato la parola amore e interpretato il reading Hippie, a volte ritornano. Collabora con mensili e quotidiani, si occupa di storia contemporanea, cura un sito (retrovisore.net) dedicato alla storia del costume italiano. È tra i fondatori di mollybrown.it, blog italiano di cultura pop.
“Oggetti smarriti. Piccolo catalogo delle cose perdute”
Morellini Editore
172 pagine, prezzo di copertina 14,90 euro

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