Oggi Perugia salda il "debito" con il pittore barocco Giovanni Andrea Carloni

PERUGIAOggi pomeriggio, domenica 1 marzo alle ore 17 al Tempio di Sant’Ercolano a Perugia, di scena il Barcocco italiano e in particolare l’arte di Giovanni Andrea Carlone con un omaggio musicale di UmbriaEnsemble
“Quando cultura, arte, storia e devozione si incontrano per celebrare la figura e l’opera di un grande artista, allora l’evento che ne nasce è senz’altro una notevole opportunità di arricchimento spirituale per tutti. Sant’Ercolano sarà il privilegiato scenario per una raffinata e dotta Riflessione sull’eccellenza del Barocco, stimolata – come si legge nella presentazione dell’evento organizzato da Radici di Pietra insieme con FAI Umbria – dal debito di una città nei confronti di un grande artista: il pittore Giovanni Andrea Carloni. Di ascendenze ticinesi, il Carlone nasce a Genova nel 1639 in una famiglia di buoni pittori; presto, tuttavia, lascia la bottega paterna cui preferisce i pittori dell’Italia centrale per la propria formazione artistica – studiando in particolare l’arte umbra – e proprio a Perugia, non ancora trentenne, fa il suo esordio di pittore. Qui esegue importanti cicli di affreschi per la Chiesa del Gesù, per la Chiesa Nuova di San Filippo Neri e per la Chiesa di Sant’Ercolano, splendido Tempio edificato nel XIII° secolo e dedicato ad uno dei tre patroni di Perugia, il Vescovo Ercolano, appunto, morto giovanissimo durante l’assedio di Totila alla Città, nel 540. Nonostante sia stata demolita in epoca rinascimentale la Chiesa superiore, l’attuale aspetto della Chiesa di Sant’Ercolano è ancora caratterizzato dalla verticalità – quasi uno slancio verso il cielo – della sua struttura gotica, leggera ed elegante, scandita da arcate ogivali sormontante da archetti pensili che dialogano con straordinaria naturalezza sia con i pesanti conci delle mura etrusche alle quali la costruzione è addossata, sia al trionfo barocco della cupola e delle otto lunette, dove il Carlone dipinse gli episodi della vita di San Paolo e la sua Gloria celeste.  E poiché il Barocco, ben più che uno stile, è una categoria dello spirito, UmbriaEnsemble (Luca Ranieri, viola; Cecilia Berioli, violoncello) è stata invitata a darne la sua interpretazione musicale. Sul confine inafferrabile tra realtà ed illusione, nella prospettiva dell’incantesimo del doppio possibile, UmbriaEnsemble si esibirà in un breve quanto suggestivo spaccato della poetica barocca in Musica: dal Canone doppio (una stessa melodia su tempi diversi), alla celeberrima Follia corelliana, un breve viaggio in quella dimensione a noi contigua – eppure totalmente altra – che è lo slancio creativo”.

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