PERUGIA – Una serata di divertimento è finita in tragedia nella notte tra il 17 e il 18 ottobre a Perugia: un giovane di 23 anni, Hekuran Cumani, nato e residente a Fabriano, è stato trovato privo di vita nel parcheggio davanti al Dipartimento di Matematica dell’Università, colpito da una o più coltellate. Le forze dell’ordine intervenute sul posto hanno avviato le indagini e la Procura di Perugia procede per omicidio.
Cumani si trovava a Perugia insieme ad alcuni amici per trascorrere la serata. Tra il gruppo della vittima e un altro gruppo di giovani, sarebbe scoppiata una lite, poi degenerata in una rissa al termine della quale il 23enne è stato colpito mortalmente. Testimoni hanno riferito che l’aggressione è avvenuta all’esterno di alcuni locali della zona e nel parcheggio antistante l’ateneo.
La vittima, di origini albanesi ma cittadino italiano, dai racconti familiari e degli amici era descritta come un ragazzo tranquillo, appassionato di palestra, con lavori stagionali estivi e senza precedenti che potessero far pensare a coinvolgimenti in ambienti criminali. La notizia ha sconvolto Fabriano, dove la famiglia e la comunità locale si sono strette nel dolore.
Le indagini sono in corso: la polizia ha ascoltato numerosi testimoni e sta cercando di ricostruire i passaggi della lite e le eventuali responsabilità. Al momento non sono stati resi noti arresti né l’identità di un presunto aggressore; gli investigatori non escludono alcuna pista, ma dalle prime informazioni il delitto sembrerebbe scaturito da futili motivi e non collegato al mondo universitario o al traffico di stupefacenti.
La vicenda riporta l’attenzione sul tema della sicurezza nelle zone della movida e sui rischi che possono derivare da scontri tra gruppi di giovani: amministrazioni locali, forze dell’ordine e gestori dei locali notturni sono chiamati — nelle parole di alcuni commentatori e rappresentanti della comunità — a riflettere su prevenzione e controlli per evitare che l’uso della violenza porti a esiti irreparabili.
La famiglia di Hekuran ha chiesto rispetto per il lutto e per il dolore privato, mentre la città di Fabriano resta sotto shock. Le autorità giudiziarie e di polizia hanno assicurato che faranno piena luce sull’accaduto: saranno decisive le testimonianze acquisite e gli accertamenti medico-legali. Aggiornamenti ufficiali sono attesi nelle prossime ore dalle note della Procura e dalle comunicazioni della Questura di Perugia. Gli investigatori ritengono che il responsabile possa essere identificato a breve.
La notizia del decesso di Cumani ha sconvolto la comunità fabrianese, dove amici e conoscenti si sono stretti attorno al dolore della famiglia.
“Una tragedia che lascia senza parole – ha commentato il sindaco di Fabriano –. La città intera si unisce al lutto dei familiari. Chiediamo giustizia e verità nel rispetto di Hekuran e del dolore dei suoi cari.”
A Fabriano si prepara una fiaccolata di silenzio in memoria del giovane, iniziativa spontanea lanciata sui social da amici e coetanei. “Non vogliamo rabbia, solo rispetto e giustizia”, scrivono nei messaggi che si moltiplicano in queste ore.