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Oscar: stravince “Everything Everywhere All At Once”, italiani all’asciutto

La lunga notte del cinema ha decretato tutti i vincitori degli Oscar e alla 4,31 ora italiana la statuetta più ambita, quella di miglior film, è andata a “Everything Everywhere All At Once” che peraltro si è preso complessivamente sette oscar dei quali sei tra i più importanti segnando una svolta anche nel linguaggio cinematografico che guarda alle nuove generazioni ma coinvolge e stupisce anche chi il cinema lo frequenta da tanto.

Nessuna statuetta per i due italiani in nomination: Alice Rohrwacher, candidata nella categoria miglior cortometraggio con “Le pupille” e per Aldo Signoretti candidato nella categoria miglior trucco.

LE STATUETTE

Miglior film: Everything Everywhere All At Once

Miglior attrice protagonista: Michelle Yeoh per Everything Everywhere All at Once.

Miglior attore protagonista: Brendan Fraser, il grande favorito, per The Whale. E

Miglior regista: Daniel Kwan e Daniel Scheinert,  con Everything Everywhere All at Once.

Miglior montaggio: Paul Rogers per il film Everything Everywhere All at Once.

Migliore canzone originale:  Naatu Naatu, musiche di M. M. Keeravani; testo di Chandrabose, per il film RRR.

Miglior sonoro: Top Gun: Maverick, i premiati sono Mark Weingarten, James H. Mather, Al Nelson, Chris Burdon e Mark Taylor.

Migliore sceneggiatura non originale: Sarah Polley per il film Women Talking

Miglior sceneggiatura originale: Daniel Kwan e Daniel Scheinert per il film Everything Everywhere All at Once.

Migliori effetti speciali: Avatar – La via dell’acqua, con Joe Letteri, Richard Baneham, Eric Saindon e Daniel Barrett.

Migliore colonna sonora originale:  Volker Bertelmann per il film Niente di nuovo sul fronte occidentale. Bertelmann, compositore e pianista tedesco, ha iniziato a comporre a 14 anni.

Miglior scenografia: Christian M. Goldbeck e Ernestine Hipper per Niente di nuovo sul fronte occidentale.

Miglior cortometraggio d’animazione: Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo, regia di Charlie Mackesy e Matthew Freud.

Miglior cortometraggio documentario: Raghu, il piccolo elefante, per la regia di Kartiki Gonsalves e Guneet Monga.

Miglior film internazionale: Niente di nuovo sul fronte occidentale di Edward Berger.

Migliori costumi: Black Panther: Wakanda Forever, ossia alla costumista Ruth E. Carter.

Miglior trucco e acconciatura: The Whale, con i makeup artist Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley. In questa categoria era candidato anche l’italiano Aldo Signoretti per il trucco del film Elvis.

Miglior fotografia: vince James Friend per il film Niente di nuovo sul fronte occidentale.

Miglior cortometraggio: An Irish Goodbye, regia di Tom Berkely e Ross White. Niente da fare per il corto italiano Le pupille di Alice Rohrwacher.

Miglior documentario: Navalny, regia di Daniel Roher, Odessa Rae, Diane Becker, Melanie Miller e Shane Boris.

Miglior attrice non protagonista: Jamie Lee Curtis per il film Everything Everywhere All at Once. La vittoria arriva alla sua prima nomination.

Miglior attore non protagonista: Ke Huy Quan per il film Everything Everywhere All at Once. L’attore vietnamita, 51 anni, ha iniziato a lavorare nel cinema da bambino partecipando al film Indiana Jones e il tempio maledetto.

Miglior film d’animazione: Pinocchio di Guillermo del Toro, regia di Guillermo del Toro e Mark Gustafson.

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