Pandemia in Umbria: primi segnali dell’efficacia delle restrizioni, le varianti hanno sostituito il ceppo originario

PERUGIA – Questa settimana incominciano a comparire i primi segnali dell’efficacia delle misure restrittive adottate in Umbria: il dato è emerso nel corso della conferenza stampa di aggiornamento settimanale della situazione epidemiologica sul territorio regionale.

Dal report redatto dal Nucleo epidemiologico è emerso come la differenza tra le due province si stia mantenendo  costante con un’incidenza di 1 a 4 tra i due territori

Presenti alla conferenza stampa il direttore regionale alla Salute, Claudia Dario, il commissario per la gestione dell’emergenza covid, Massimo D’Angelo, la dottoressa Carla Bietta e il dottor, Mauro Cristofori, del Nucleo epidemiologico regionale.  

Il direttore Dario ha confermato che “nella giornata di ieri l’Istituto superiore di sanità ha comunicato il sequenziamento dei primi 77 campioni e che su 41 è stata riscontrata la variante brasiliana e su 22 quella inglese”. 

“Rispetto al primo sequenziamento richiesto all’ISS, – ha aggiunto –  in questo caso si tratta di un campionamento e cioè sono stati presi con un approccio campionario e statistico dei tamponi, in modo tale che il risultato possa essere rappresentativo della popolazione in generale. I 77 campioni analizzati quindi, provengono dai diversi laboratori della regione”. 

Concludendo Dario ha evidenziato come le varianti stiano sostituendo il ceppo originario: “Di conseguenza con l’istituto superiore di sanità e con il Ministero stiamo valutando i dati epidemiologici che sono stati inviati 2 giorni fa, per un’elaborazione congiunta”. 

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