PERUGIA – Riccardo Regi non solo è stato vicedirettore del Corriere dell’Umbria per lungo tempo, ma il suo amore per la musica, in particolare per il Progressive e per la chitarra a dodici corde, lo ha ispirato per gli ultimi 50 anni come autore dei più bei testi degli album dell’Estate di San Martino, tra i gruppi più longevi e apprezzati dell’area perugina. Per Riccardo, recentemente scomparso a causa di una crudele quanto fulminea malattia, Patrizia Marcagnani era particolarmente legata in un rapporto di stima e affetto. Per questo nel ricordo di Riccardo e delle celebrazioni dei 50 anni dell’Estate di San Martino, la direttrice artistica di Moon in June sta pensando di organizzare un evento ad hoc da svolgere l’11 novembre prossimo. “Riccardo – sottolinea Patrizia – aveva dedicato tanto tempo della sua esistenza e della sua vena creativa all’Estate di San Martino. La mia idea è quella di mettere insieme non solo l’Estate di San Martino, ma anche altri musicisti con cui aveva lui collaborato. Per esempio, l’anno scorso noi abbiamo fatto, il 29 di giugno per il decennale di Sergio (Piazzoli, n.d.a.), un evento importante, con l’Ensemble Micrologus, ma anche, ad esempio, con Toti Panzanelli e Alessandro Deledda. Quindi vorrei costruire un evento con tutti i musicisti con cui ha collaborato e ricordare non solo la figura di Riccardo come giornalista, ma anche come musicista e come costruttore di eventi. Diciamo che attualmente questo evento è in fase di programmazione. Ma Riccardo è stato anche da un punto di vista giornalistico, un animatore e molto spesso anche un valido recensore, con ottimi consigli tecnico-musicali. Ricordo ancora oggi la recensione che lui fece del primo concerto del decennale che io ho organizzato del 21 giugno del 2015 di un concerto di Vinicio Capossela e delle sue sirene. Lo ricordo perché lui fece una recensione, che non era proprio una recensione musicale, ma aveva un aspetto poetico-letterario, oltre che entrare nel merito della musica in sé. E anche lì, appunto, c’erano tutti gli amici, perché c’erano i Micrologus, ma anche un quartetto di musica classica insieme a Vinicio: ricordo quella recensione che secondo me rispecchia perfettamente la personalità di Riccardo.