Per Caponi il Caravaggio è a Santa Maria di Arrone ma Sgarbi da Amelia smentisce e conferma lo Spadarino

ARRONE – Ci eravamo occupati già tempo fa esattamente nell’autunno dello scorso anno della vicenda legata alla attribuzione del dipinto della Cena di Emmaus, ad Arrone. Dopo vari solleciti per chiarimenti anche da parte del Comune della Valnerina, finalmente, la  conferenza del critico Vittorio Sgarbi sulla presunta attribuzione, da parte del professor Caponi, del dipinto, presso la chiesa di Santa Maria Assunta in Arrone, e stato svelato. Dall’ incontro, molto partecipativo con tanto di sindaci dei due comuni, ad Amelia alcuni giorni fa, Vittorio Sgarbi smentisce l’ attribuzione a Michelangelo Merisi detto Caravaggio e conferma invece la mano dello Spadarino, tra l’ altro valente seguace dell’artista. Il dipinto sarà portato, su autorizzazione della Curia Spoletina, in esposizione  ad Amelia in occasione di una prossima iniziativa culturale.  Il professor Alvaro Caponi però è determinato a proseguire la sua nuova ricerca a riguardo del dipinto  Lui, il Caponi,  evidenzia documenti che avvalorano la sua tesi: il dipinto della cena in Arrone èdel Caravaggio. Al Caponi  glielo conferma il Vescovo di Spoleto  Lascaris, più in alto di cosi? E infatti sembrerebbe che durante la visita pastorale del 30 ott. 1712 nella chiesa di S.Maria Assunta in Arrone il vescovo Carlo Giacinto Lascaris (1653-1727) dell’ordine dei frati predicatori (Domenicani), affermò che sull’altare maggiore “vi sono le reliquie della S.S. Croce e la Cena dipinta da Michelangelo da Caravaggio…”.
La querelle non è destinata a finire qui.
Caravaggio o Spadarino, quel dipinto rimane comunque una pregevole e preziosa opera d’arte.

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