Perugia1416: IX edizione dal 14 al 16 giugno all’insegna del sesto centenario dalla morte di Braccio

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PERUGIA –  Il 2024 è l’anno in cui ricorre il sesto centenario dalla morte di Braccio che verrà ricordato in un convegno il venerdì 7 giugno e con una cerimonia intorno alle spoglie del condottiero, iniziativa che fa da prologo alla nona edizione di Perugia1416 che dal 14 al 16 giugno con un’anteprima il 13 giugno.

PRIMA DEL PALIO

In attesa della manifestazione, inserito nel ciclo di incontri “Aspettando Perugia 1416”, è in programma per il 7 giugno (ore 17,30, sala delle Colonne, Fondazione Perugia a Palazzo Graziani, Corso Vannucci) il convegno “A seicento anni dalla morte di Braccio Fortebracci, riflessioni sulL’impronta storico-politica del tempo  e dei territori di Braccio Fortebracci”relatori Tommaso di Carpegna, Filippo Orsini, Fabio Marcelli e Roberto Lamponi. Il 13 giugno (ore 17,00, sala dei Notari, palazzo dei Priori) la tavola rotonda su La Ciaramicola. Tra gli eventi preparatori ci saranno nel mese di maggio svelatura del Palio d‘Artista 2024, simbolicamente sotto le Logge di Braccio (piazza IV Novembre) e la presentazione degli abiti creazione degli studenti IID (Istituto Italiano di Design).

LE NOVITÀ

Ci sono novità in programma anche in questa edizione. La prima è il 7 giugno (ore 17,30), inserita nel ciclo di incontri “Aspettando Perugia1416” e presso la sala delle Colonne della Fondazione Perugia, con il convegno: “A seicento anni dalla morte di Braccio Fortebracci, riflessioni sul’impronta storico-politica del tempo  e dei territori di Braccio Fortebracci”, con relatori Tommaso di Carpegna, Filippo Orsini, Fabio Marcelli e Roberto Lamponi. Contestualmente – siamo in attesa di risposta – sarebbe prevista la cerimonia intorno alle spoglie di Braccio riposizionate nella Cappella degli Oddi in San Francesco al Prato nel sesto centenario dalla sua morte, alla presenza anche di delegazioni da Montone e da Arcevia (già Rocca Contrada).

E ancora una preview nel pomeriggio del 13 giugno, questa volta di piena tradizione, con una tavola rotonda incentrata sulla Ciaramicola – popolare dolce medievale tipico perugino le cui origini sembra risalgano al XV secolo e del quale quest’anno così tanto si parla – tra storia, gusto e richiami iconografici; il sabato mattina (15 giugno) prevista anche una degustazione di “La mejo Ciaramicola: Ciaramicole a confronto da ogni Rione”.

Nei giorni seguenti – venerdì 14 giugno (ore 17) e domenica 16 giugno (ore 10) – il tour “Sui luoghi di Braccio”: una visita guidata nel centro storico di Perugia per la durata di circa un’ora da Piazza Matteotti a Piazza IV Novembre, sala dei Notari e Logge di Braccio e, passando per l’Acquedotto medievale, San Francesco al Prato, il Pantheon perugino con visita alla Cappella degli Oddi, dove Braccio è tornato a riposare (luogo di ritrovo e partenza: piazza Matteotti, luogo di arrivo: San Francesco al Prato; il costo della visita, dog friendly, è di 12 €, partecipazione gratuita fino a 12 anni. Si raccomanda la prenotazione: 371-3116801 o via email a ciao@grantourperugia.it).

Nuova sede per il mercato librario che quest’anno sarà posizionato alla ex borsa merci – Centro Espositivo Galeazzo Alessi, in pieno centro storico, in via Mazzini. A disposizione tanti volumi incentrati sulla storia del periodo storico tra Medioevo e Rinascimento corredati di presentazioni ed approfondimenti di storici che si alterneranno in sala.

Altra novità è il video-gioco Ludus Perusinus ispirato alla “Sassaiola” perugina, prodotto dall’Associazione Perugia1416 e per il quale ci saranno sezioni di tutoraggio dedicate a ragazzi ed adulti proprio all’interno del Centro Galeazzo Alessi. Sempre nel Centro Espositivo sarà ospitata la mostra di modellistica “Perugia e i suoi rioni in miniatura”.

Lungo Corso Vannucci, la vetrina della Fondazione Perugia ospiterà due abiti molto particolari, frutto di cooperazione tra gli studenti dell’Istituto di Design Italiano di Perugia, il cui estro si sarà cimentato con creatività nel riuso. Gli abiti verranno presentati all’inizio di giugno. Nella stessa vetrina sarà esposto il Palio 2024, che sarà, invece, scelto tra gli studenti partecipanti della Accademia di Belle Arti dalla commissione il 16 maggio e svelato il 24 maggio.

HANNO DETTO

La manifestazione è stata presentata stamani, venerdì 19 aprile, a palazzo Donini di Perugia da Maria Teresa Severini, presidente dell’associazione Perugia1416 Aps, Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, e Stefano Veranucci, direttore artistico di Perugia1416.

Teresa Severini ha sottolineato il valore dell’inclusione nei confronti di soggetti più fragili, dell’internazionalizzazione e del confronto: tra l’essere tra i soci fondatori di Aurs (Associazione delle Rievocazioni Storiche Umbre) e alle continue occasioni di scambio e di partecipazione di delegazioni ospiti o di Perugia1416 all’esterno. La presidente ha rimarcato che la “rete è preziosa perché ci aiuta a crescere; ma una visione più attuale permette anche a noi di dare contributo innovativo”. Proprio parlando delle altre Rievocazioni, ha annunciato quelle che saranno presenti la domenica in corteo. Ci potrebbe essere perfino – si è ancora in attesa di una conferma – una delegazione da Pérouge, città francese che ha anch’essa una Rievocazione Storica ambientata nel Medioevo. Il riferimento ai diversi linguaggi ha detto del Mercato librario, con presentazioni di volumi a tema, e del tutoraggio al videogioco Ludus Perusinus, ma anche dei diversi focus tra il convegno sull’impronta politica di Braccio e la Ciaramicola, il dolce della tradizione perugina di cui tanto quest’anno si parla.

Stefano Venarucci, invece, ha esposto il programma della manifestazione soffermandosi sul Palio e le prove che vengono fatte per sua conquista: a partire dalla gara di venerdì di Tiro con l’arco che, per la prima volta, sarà svolta in piazza IV Novembre, al tema del Corteo Storico – il viaggio – che verrà interpretato da ogni Rione in sfida. Ha anche sottolineato la crescente consapevolezza e coinvolgimento dei rionali nelle varie espressioni tra danza, musici, teatro, bandiera che li impegnano tutto l’anno e non soltanto nei tre giorni di sfida per il Palio.

La presidente della Regione Umbria, infine, ha sottolineato l’importanza delle manifestazioni storiche. “Noi dobbiamo essere vicini a chi ci mette lavoro, passione e tanto volontariato, perché sappiamo che dietro c’è tutto questo ma – ha detto – è quello che permette alla manifestazione di crescere di anno in anno in termini di appropriatezza, miglioramento, costumi. Soprattutto in questo caso, in Perugia1416, abbiamo visto una crescita graduale percepibile che ci accompagnerà anche nel futuro”. La Presidente della Regione ha poi concluso ringraziando Severini per l’impegno profuso a beneficio della comunità.

LA RIEVOCAZIONE STORICA

Uno dei momenti salienti della rievocazione storica è rappresentato il venerdì sera dall’ingresso in Perugia di Braccio Fortebracci vincitore (interpretato sempre con sentita partecipazione da Alexio Bachiorri), seguito dai suoi armati della “Compagnia del Grifoncello”. L’intrepido condottiero, contrariamente ai timori della reggenza perugina, entra in pace e viene accolto dai Consoli dei cinque Rioni ai piedi della scalinata di Palazzo dei Priori. Piazza IV Novembre, illuminata dalle fiaccole e nel suono dei tamburi, restituisce la solennità del momento. Il giorno seguente avverrà la consegna delle chiavi della Città a Braccio da parte del Primo Priore della Reggenza comunale nel pieno dei festeggiamenti di cui è testimonianza nella Riformanza del Comune di Perugia del 17 luglio 1416 ad oggetto dell’Ordinamentum pro honorando magnificum dominum Braccium:  “… et festa sollemnia fiant… sicut congruit tanto domino”. (Archivio di Stato di Perugia, Archivio Storico del Comune di Perugia, Consigli e riformanze, anno 1416, fogli 79 v e 80 r).

IL PALIO

Sfide tra i cinque Magnifici Rioni (Porta Eburnea, Porta San Pietro, Porta Sant’Angelo, Porta Santa Susanna, Porta Sole) che si contenderanno il Palio 2024 tra allegorie (il tema di quest’anno è il viaggio) in Corteo, Corsa del Drappo, Arco Storico e Mossa alla Torre. Il Rione vincitore sarà solennemente proclamato dallo stesso Braccio. Il titolo è stato vinto nelle precedenti edizioni per tre volte da Porta Santa Susanna (2016, 2017, 2019) e una volta da Porta Sole (2018), da Porta Sant’Angelo (2022) e da Porta Eburnea (2023); simbolicamente, non essendo stato conteso causa pandemia, nel 2020 è stato donato alla città di Perugia, e nel 2021, simbolicamente in segno di solidarietà, agli operatori economici del Centro Storico. Il Palio 2024, come nelle precedenti edizioni, sarà l’opera vincitrice del concorso “Un palio d’artista”, indetto dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia e riservato agli studenti iscritti. Il Palio andrà al Rione vincitore insieme all’ambìto collare con la medaglia del Grifo Perugino fusa per Perugia1416 e passata di anno in anno al capitano del Rione vincitore, che ne rimane custode per un anno. Il palio resta invece al Rione che se lo è aggiudicato.

LE INIZIATIVE DI CONTORNO

Nei giorni della manifestazione, Perugia sarà animata da musiche e artisti di strada, taverne, spettacoli, rionali in abito storico, botteghe degli antichi mestieri, il clima di una città medievale in festa. Sono in programma appuntamenti con la musica antica; la presenza di artisti di strada; “Perugia Folgora”, una video installazione ad accesso gratuito nella città sotterranea che introduce al centro storico; la proiezione di “Braccio 3.0, vol. I e II” della Trilogia realizzata negli anni 2020, 2021 e 2023 (la terza è visibile su Amazon Prime alla sezione documentari), espressione dello slogan #medievalWEB,  è proiettata in loop all’interno della sala dei Notari durante i giorni del Palio. Ampio spazio anche alla Contrada dei Mestieri – Distretto Artigiano Medievale. Banchi di antichi mestieri con dimostrazioni dal vivo, compresa la battitura della moneta del tempo: il Grosso perugino. Si tratta di una moneta in argento (dal peso di circa 1,68 grammi) di maggior valore in quel periodo nel quale, a Perugia, non veniva ancora coniata moneta d’oro. Il grosso, coniato sin dal 1321, presenta un’elegante lettera “P” a largo piede con un nodo al centro dell’asta ed un occhiello allargato che termina con una sorta di piccolo giglio. Battuto in ben 4 emissioni, questa affascinante moneta presenta all’inizio e fine legenda due foglie palmate, forse due pampini di vite. Oltre alla Zecca, saranno presenti altri banchi di rievocatori, dal Fabbro ferraio alla bottega del restauro, all’orafo, allo Scriptorium, ai fabbricanti di strumenti musicali, tessitori ed altri.

Il giovedì 13, ore 19, subito dopo la Tavola Rotonda, a cura del Gruppo Teatrale Sant’Andrea del Magnifico Rione Porta Santa Susanna, con la partecipazione della Compagnia di danza medievale de Peroscia si terrà uno spettacolo – Scene di vita medievale  presso la piazzetta Santo Stefano in Via dei Priori. In caso di pioggia, l’evento si terrà all’interno della chiesa di Santo Stefano.

LE TAVERNE E IL PERCORSO DEL GUSTO

Se in corso Vannucci la storica vetrina della Pasticceria Sandri omaggerà l’evento con una scultura a sorpresa in pasta di zucchero, nella rinomata gelateria artigianale Mastro Cianuri, in piazza Matteotti, anche quest’anno sarà possibile degustare gelati creati ad hoc per l’evento con 5 differenti gusti e 5 colori che rappresentano  i 5 magnifici Rioni: apprezzatissimi il gusto mela e spinaci per il gelato del rione Porta Eburnea (verde), zafferano per il rione Porta San Pietro (giallo), lampone e rapa rossa per il rione Porta Sant’Angelo (rosso), lavanda e fiordaliso per il rione Santa Susanna (blu) e germe di grano per il rione Porta Sole (bianco). Alla Pizzeria Marchigiana di via dei Priori si potranno gustare le pizze dei Rioni, con ingredienti e abbinamenti creativi che richiamano i colori rionali. Coronano il percorso enogastronomico, tra antiche tradizioni e tanta allegria, numerosi piatti tipici del territorio, preparati dalle Taverne dei Rioni, tra i Giardini Carducci, Corso Garibaldi o il Tempo Bono nel Rione di San Pietro, per restare aperte tutte le sere dal giovedì alla domenica. Piatti della tradizione locale di sapore medievale saranno serviti in diversi ristoranti del centro storico e sarà facile incontrare anche ristoratori in costume d’epoca nei locali e nelle taverne. Inoltre, il sabato mattina (15 giugno) la degustazione “La mejo Ciaramicola: Ciaramicole a confronto da ogni Rione”.

L’ABITO STORICO SOSTENIBILE DA RIUSO

 Gli studenti dell’Istituto Italiano di Design di Perugia si sono cimentati invece nella creazione di un abito “storico”- maschile e femminile -, in quanto ispirato ai canoni della moda del tempo, ma rimodulato in design e riuso di stoffe e materiali. Anche qui lo stimolo è ad approfondire il periodo nella storia del costume per giungere ad una “restituzione” da parte degli studenti, di “abiti simbolo” in base al loro codice creativo.

INTERNAZIONALIZZAZIONE

L’accordo stretto già nel 2018 con l’Associazione ESN Perugia (Erasmus Student Network) permette una partecipazione attiva degli studenti Erasmus presenti a Perugia, coinvolgendoli nella preparazione del Palio e nel Corteo Storico per far loro conoscere costumi e tradizioni della città. Un modo per far sentire i ragazzi veri cittadini di Perugia e diventare loro stessi divulgatori della manifestazione attraverso i propri contatti (nel 2018 ESN Perugia vinse il premio nazionale Cultura Esn proprio per la partecipazione a Perugia1416). Ugualmente parteciperanno alcuni studenti della Università degli Stranieri. Un“filo diretto” terrà la manifestazione collegata via web con le Città gemellate con Perugia – Aix en Provence, Postdam, Tubingen, Grand Rapids, Seattle. È, inoltre, in probabile arrivo anche una delegazione della festa medievale della città francese Perouge.

 I 600 ANNI DALLA MORTE DI BRACCIO

All’inizio di giugno del 1424, nel corso di una furiosa battaglia attorno alle mura dell’Aquila, forse vittima di un tradimento, moriva Braccio Fortebracci, Conte di Montone e dal 1416 Signore di Perugia. Il personaggio, forse il capitano di ventura più celebre del suo tempo, poteva fregiarsi di molti altri titoli, fra cui Principe di Capua e Gran Conestabile del Regno di Napoli. Subito dopo la sua morte, le spoglie furono inumate a Roma in terreno non consacrato per volere del papa Martino V, suo acerrimo nemico, che lo aveva scomunicato più volte. Ma il valoroso Braccio aveva espresso la volontà di essere sepolto nella chiesa perugina di San Francesco al Prato, cosa che avvenne solo anni dopo ad opera del nipote Nicolò. Nel 2024, dopo un lungo restauro durante il quale l’urna con le sue spoglie era stata spostata nel convento dei Frati Minori, Braccio tornerà nella Cappella degli Oddi all’interno dell’amata chiesa: devoto a San Francesco, Braccio non a caso era nominato “il braccio di Francesco”.

Redazione Vivo Umbria: